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discoteche chiuse

Indino (silb) furioso con Linus: "vergognati e stai zitto, tu con i ragazzi ci fai i soldi"

In foto: Gianni Indino e Linus
Gianni Indino e Linus
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 17 ago 2020 12:37 ~ ultimo agg. 18 ago 14:02
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Quella di ferragosto è stata l’ultima notte per il divertimento sulle piste da ballo in riviera romagnola, come in tutta Italia. Fino a ieri, solo due Regioni avevano autonomamente deciso di chiudere: Calabria e Basilicata.

L’Emilia-Romagna ha tentato in qualche modo di salvare il ferragosto ma i provvedimenti più stringenti erano già nell’aria e così, oggi, per la categoria dei gestori dei locali da ballo non è stato un buon risveglio: la stagione 2020 è finita e nel peggiore dei modi, con la chiusura di discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento, lidi, stabilimenti balneari, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o altri luoghi aperti al pubblico e l’obbligo di mascherina dalle 18 alle 6 anche in piazze, vie, slarghi, dove possano, insomma, crearsi assembramenti, anche involontari. Il ministro allo Sviluppo economico Patuanelli ha annunciato un sostegno economico alle imprese da inserire subito nel Decreto Agosto: “Il danno è grosso – ha detto (si stima in 4 miliardi) – ma non vedo alternative per evitare di tornare ai dati di marzo“.

E così, lo scenario che si apre è quello delle feste abusive, fuori controllo, senza termoscanner all’ingresso, senza distanziamento e senza mascherine. Per il presidente del Silb Emilia-Romagna Gianni Indino “è il delitto perfetto”: le discoteche sono la vittima sacrificale data in pasto all’opinione pubblica anche se non esiste evidenza scientifica per dire che sono focolai di contagio. E sulle regole non rispettate la soluzione ci sarebbe: rendere personale la responsabilità e multare chi sgarra.

Nell’intervista di questa mattina condotta da Lucia Renati su Radio Icaro in blu nel corso del programma “mattinata in blu estate”, il presidente del Silb Gianni Indino, commentando a caldo il provvedimento del Governo, ha perso le staffe di fronte alle dichiarazioni di Linus: “ti devi vergognare, questo signore sputa nel piatto in cui mangia perché tu ci fai i soldi con i ragazzi. Perché non ha espresso prima un parere? forse perché in questo momento sta facendo Riccione on stage? sta facendo assembrare migliaia di persone, però chissà perché quelle vanno bene. Stai zitto Linus, stai zitto!”  

L’intervista di questa mattina su Radio Icaro (92fm):

 

Stralci del commento di Linus, dj e direttore di RadioDeejay, su Instagram a commento della decisione del Governo:

«A Ibiza hanno avuto il coraggio di tenerle chiuse. I ragazzi hanno migliaia di modi per divertirsi, favorire i problemi è stato stupido»

«ma quale imbecille di politico, governatore, sindaco o questore poteva pensare che si potessero aprire e non avere assembramenti?!?»

«I gestori delle discoteche non sono esattamente una categoria al di sopra di ogni sospetto», continua Linus: «ma come puoi pensare che la gente in un locale non faccia quello per cui c’è andata, cioè stare insieme? Perché le avete fatte aprire, eravate ubriachi o interessati?».

L’intervista a Indino continua. Si è tentato in qualche modo di salvare il ferragosto ma i provvedimenti più stringenti erano già nell’aria. “Sì, e diciamo grazie alla Regione per aver cercato di limitare i danni. Comunque la soluzione c’è e bisogna mettersi attorno a un tavolo e parlare per ristabilire la verità in un settore che è stato tacciato di essere la causa di tutti i mali quando non esiste nemmeno un’evidenza scientifica che dimostri che ci sono stati dei contagi in discoteca. Ma finché si va a parlare con Linus…basta”.

Lei ha fatto presente che ora si aprirà un altro scenario. “Certo, adesso prolifererà l’abusivismo. Ci saranno feste nelle ville, nelle case private, rave nelle fabbriche abbandonate. Tutto fuori controllo e senza regole“.

Cosa chiedete? Di essere considerati come tutti i lavoratori che hanno bisogno di sostegno. Col nuovo stop all’orizzonte per le discoteche “sono a rischio quattro miliardi di euro“. A tanto ammonta il fatturato annuale di questi esercizi in Italia secondo le stime del Silb (il sindacato italiano locali da ballo). “Ad oggi solo il 10% dei circa 3.500 locali ha riaperto ed è questo che crea problemi? Da domani si rischierà di più con l’abusivismo“, ha dichiarato all’ANSA Gianni Indino, presidente del Silb Emilia-Romagna. Dal Governo fino ad ora non è arrivato un euro: ora chiederemo compensazioni, anche Iva al 4% e Cig ai nostri lavoratori“.