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Estesa a tutti

Abolito superticket. Da settembre niente tassa per tutti su farmaci, visite

In foto: repertorio
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di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 24 ago 2020 19:22 ~ ultimo agg. 25 ago 13:32
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Il superticket per la sanità non esisterà più dal prossimo primo settembre. Lo prevede una nota del Ministero della Salute, recepita oggi in una delibera dalla Giunta regionale. Il provvedimento, di fatto estende, a tutto il Paese una misura che in Emilia-Romagna era stata decisa nel luglio 2018 per i redditi familiari annui fino a 100mila euro lordi ed era in vigore dal gennaio 2019 insieme all’abolizione del ticket base da 23 euro sulle prime visite specialistiche per le famiglie con almeno due figli a carico. Col provvedimento nazionale, non saranno più a carico dei cittadini, qualunque sia il loro reddito, la quota fissa per le prescrizioni di specialistica ambulatoriale e per i farmaci di fascia A; analogamente per le prestazioni di tac, risonanza magnetica e chirurgia ambulatoriale il ticket sarà riportato ai livelli precedenti. Per vedere applicata la nuova misura i cittadini emiliano-romagnoli non dovranno fare nulla: il nuovo codice di fascia di reddito sarà attribuito in modo automatico.

Il provvedimento varato dall’Emilia Romagna ha permesso già dal 2019 un risparmio di 22 milioni di euro per circa 1 milione e 200mila cittadini che non avevano più dovuto versare la tassa aggiuntiva su farmaci (fino a 2 euro a confezione, con tetto massimo di 4 euro a ricetta) e prestazioni specialistiche (fino a 10 euro ognuna), dagli esami di laboratorio a quelli radiologici. Un risparmio che supera i 36 milioni considerando anche l’abolizione  del ticket da 23 euro sulle prime visite specialistiche.

“Un provvedimento dovuto– spiega l’assessore regionale alle politiche per la salute, Raffaele Doniniche va nella direzione convinta di una sanità pubblica universalistica. Siamo stati la prima Regione, due anni fa, a togliere il superticket per i redditi inferiori ai 100mila euro e a incidere così, in modo significativo, sulla vita delle famiglie garantendo un risparmio complessivo di 22 milioni di euro all’anno. La tutela della salute non può e non deve diventare uno scoglio– chiude l’assessore-, e soprattutto non deve creare differenze”.

Il nuovo provvedimento porterà ai cittadini un risparmio di 28 milioni di euro all’anno, di cui 22 milioni a beneficio dei cittadini con reddito al di sotto della soglia dei 100mila euro.