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solo 1,7% ha sospeso la licenza

A Riccione riaperta la quasi totalità degli alberghi

In foto: Il litorale di Riccione dall'alto
Il litorale di Riccione dall'alto
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 1 lug 2020 15:38 ~ ultimo agg. 19:42
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I dati raccolti dal comune sono più che incoraggianti. Le strutture ricettive, hotel e residence attivi per l’estate sono 432, di cui 31 residence. I pubblici esercizi (ristoranti, bar, chiringuito) sono in totale 383, di questi 274 sono annuali e 109 sono stagionali. I pubblici esercizi sul demanio sono 75 di cui 19 chiringuito. Nella categoria dei pubblici esercizi, a parte la mobilità per cessione o cambio di attività, solo 1 non ha aperto a giugno ma lo farà entro il 17 luglio quando avrà terminato la ristrutturazione del locale. Per quanto riguarda le sospensioni della licenza alberghiera dall’inizio dell’anno ad oggi, se ne registrano 7, meno dell’1,7% sul totale degli hotel aperti. Di queste 2 sospensioni sono antecedenti al lockdown e risalgono a gennaio; 3 a marzo e una maggio. Tre di queste strutture sono a 1 stella, altre tre strutture a 2 stelle, solo una struttura a 4 stelle. Anche nella categoria degli hotel quest’anno si è registrata l’attivazione di una nuova licenza.

Sono stati bravi gli operatori di Riccione, hanno tenuto duro, hanno puntato su ciò che sanno fare meglio degli altri, e oggi possiamo dire che la Perla Verde ha acceso i motori e si è rimessa a correre“. commenta il sindaco di Riccione, Renata Tosi. “Quest’anno è stata in salita ma alla fine siamo arrivati, e contro ogni aspettativa la produttività della Romagna e del nostro turismo ha iniziato a risalire. L’amministrazione sarà al fianco degli operatori perché  crediamo che agendo insieme possiamo arrivare ad alzare le presenze e lasciare alle spalle quel brutto dato del – 30%, che per la Regione sarebbe addirittura un risultato accettabile, ma noi puntiamo sempre a migliorare il risultato“.

Fin dall’inizio di questo particolare anno l’obiettivo dell’amministrazione è stato quello di dare fiducia agli operatori – ha concluso la Tosi – che comunque fossero andate le cose, noi eravamo dalla loro parte e avremmo preso le difese di un comparto strategico del nostro territorio“.