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Troppo impatto su paesaggio

Eolico al largo di Rimini. Italia Nostra ribadisce il no

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 13 giu 2020 13:15 ~ ultimo agg. 17:39
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Italia Nostra ribadisce la propria contrarietà al progetto di un parco eolico offsgore al largo delle coste di Rimini, attualmente in fase di apertura alle osservazioni all’istanza di concessione (vedi notizia). Troppo impattanti le conseguenze paesaggistiche, ribadisce un intervento firmato dalla presidente nazionale Ebe Giacometti e dalla Sezione di Rimini.


È in corso una pesante campagna a favore della realizzazione del nuovo parco eolico offshore che dovrebbe sorgere davanti alla spiaggia di
Rimini. 59 aerogeneratori alti all’apice della pala eolica 215 metri, il doppio del grattacielo di Rimini, che si staglieranno sull’orizzonte del
mare con una selva di impianti, il più vicino dei quali a 10 km dalla costa.

Per esperienza diretta e contrariamente a quanto dichiarato, gli impianti saranno infatti visibili, esattamente come è visibile la piattaforma estrattiva più vicina, che si trova a 17 km dalla battigia.

Da quanto riportato dalla stampa nazionale, pare che la Provincia sia d’accordo e che già una quindicina d’anni fa, avesse deciso di studiare
il progetto sulla piattaforma Azalea dell’Eni, che estrae metano dai giacimenti a 15 chilometri al largo delle spiagge romagnole. Venne messo un anemometro e, sulla base delle risultanze, la Provincia fece un accordo con la società Energia Wind 2000. Il 4 luglio 2020 scadrà la
possibilità per gli Stakeholders di presentare eventuali osservazioni od opposizioni volte a tutelare i loro diritti attinenti gli usi pubblici del mare.

Italia Nostra ritiene che la realizzazione di una infrastruttura così impattante col paesaggio pregiudicherebbe per sempre e in modo irreversibile l’attrattività turistica della Riviera, con grave danno per tutti, dai riminesi, ai turisti, alle strutture ricettive e alla pesca. Rimini nonostante la forte antropizzazione, negli ultimi anni ha iniziato un percorso di rinascita, culturale e turistica, che ha portato a migliorare notevolmente il territorio, costruendo un’offerta più ampia. Uno sforzo collettivo che ha visto e vede tuttora l’impegno di tutti i comuni della costa, delle associazioni di categoria e di tutte le maestranze che operano e lavorano su questo territorio, che ha già portato diversi benefici ad un’offerta turistica sempre più competitiva.

L’ambiente e il paesaggio di un territorio sono beni inalienabili, specie per chi si propone sul mercato globale del turismo e, al solo visionare l’impatto inquietante dei _rendering_ pubblicati col progetto, Italia Nostra considera questa infrastruttura la pietra tombale sulle prospettive turistiche di Rimini. Per questo è importante che ci sia una presa d’atto, un’assunzione di responsabilità da parte di tutti coloro che rappresentano interessi collettivi rispetto a questa opera, la cui realizzazione è molto più vicina di quanto si immagini.

Il tema, naturalmente, non può essere affrontato in modo ideologico – fossile sì, fossile no, energie pulite, energie rinnovabili – ma solo e
unicamente in modo pragmatico, basandosi sulle esigenze reali e di lungo termine per lo sviluppo sostenibile ed equo dei territori. Ed è in
considerazione degli impatti sul territorio che Italia Nostra invita tutti a una seria riflessione.