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studio di Confartigianato

Crolla il valore della produzione edile. Meno 35% da inizio anno

In foto: repertorio
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di Redazione   
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mer 10 giu 2020 14:19 ~ ultimo agg. 15:50
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Un calo del valore di produzione di oltre il 35%, mai così basso in 25 anni. Il settore dell’edilizia è stato messo in ginocchio dal periodo di emergenza. A dirlo i dati del report sul settore in Emilia Romagna elaborato del centro studi di Confartigianato. Da febbraio a marzo la contrazione è stata del 28,2%, da inizio 2020 del 35,4%, la più alta dal 1995, quando si è iniziato ad elaborare i dati, superando le contrazioni, già consistenti, registrate durante le crisi del 2008/2009 e del 2012/2013.

Su un totale di 50mila ditte di costruzioni artigianali in regione  3.816 sono a Rimini, il 79,2% del totale, con 5.818 addetti. Il 99,8% delle imprese delle Costruzioni, rileva lo studio, ha meno di 50 addetti e occupa l’89,9% degli addetti. Spesso, proprio per le piccole dimensioni, le imprese fanno squadra tra loro e collaborano per subforniture e committenze, con l’obiettivo di ridurre i costi e intercettare più mercati o clienti.

Gli interventi sostenuti da ecobonus in Emilia-Romagna nel 2018 sono stati quasi 42 mila, per 391 milioni di euro di investimenti mentre la stima per il 2019, tra ristrutturazioni ed ecobonus, ammonta a oltre 3 miliardi di euro, con l’impegno di 23.100 occupati. Il 59% degli investimenti in ecobonus ha riguardato edifici costruiti prima del 1970. Accanto agli investimenti privati, che potranno ancora aumentare grazie al nuovo ecobonus del 110% si registra, invece, il crollo del mercato pubblico frenato da un Codice degli Appalti che non ha dato, dicono gli addetti, le risposte che ci si attendeva. Le manutenzioni pubbliche – scrive  Marco Granelli, presidente regionale di Confartigianato Emilia-Romagna  – sono ferme da 25 anni, e lo ‘stato di salute’ di strade, ponti e altre infrastrutture del Paese, è la dimostrazione di questo stallo.