Attività estrattive, ok a variante in provincia. Aumenta quantità
Il Consiglio Provinciale ha votato all’unanimità la Variante specifica al Piano Infraregionale delle Attività Estrattive. Come spiegato dalla consigliera delegata Barbara Di Natale e dal funzionario Massimo Filippini, la Provincia di Rimini, con questa variante parziale che accoglie e recepisce le osservazioni pervenute dalla Regione e dagli enti competenti (Atersir e Hera), risponde alle esigenze manifestate dai Comuni di Novafeltria e Talamello e dagli operatori del settore delle attività estrattive.
In sostanza, si consente di incrementare il quantitativo del materiale da estrarre all’interno dei quattro poli interessati dalla variante (uno a Talamello e tre a Novafeltria) mantenendo invariato il perimetro entro cui l’estrazione può avvenire.
Una delle osservazioni pervenute dalla Regione riguardava il luogo del ritrovamento, presso Monte Ceti, di un cranio di dinosauro risalente al Mesozoico, posto comunque al di fuori di una delle tre cave di Novafeltria.
Come ha sottolineato il presidente Riziero Santi, e confermato dai consiglieri di minoranza Anna Pecci, Cantori e Diotalevi con il loro voto favorevole, “abbiamo recepito le osservazioni pervenute ad una variante che consente di rispondere alla domanda del mercato delle materie prime (calcare e gesso) senza gravare il territorio provinciale da previsioni estrattive che interessino nuovi siti, rispettando al contempo i vincoli e gli obiettivi fissati dal PTCP vigente e gli impatti sull’ambiente e sul territorio generati dall’attività estrattiva.”