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Prenotazioni e distanze

Protocollo per le spiagge: bozze inviate alle categorie

In foto: come potrebbe essere la spiaggia vista dall'alto
come potrebbe essere la spiaggia vista dall'alto
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 9 mag 2020 13:42 ~ ultimo agg. 10 mag 12:19
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Ancora si tratta di bozze ma è comunque un passo avanti. L’amministrazione comunale di Riccione accoglie con favore l’invio alle categorie da parte della Regione del protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento del Covid-19 per gli stabilimenti balneari. Nota dolente, secondo il sindaco Tosi, il fatto che non è previsto alcun contributo per il costo del salvamento.

Ecco cosa si prevede. I protocolli regionali (ancora in bozza) prevedono: informazioni dettagliate e continue a dipendenti e turisti; pulizia delle zone comuni costante e frequente; prodotti disinfettanti a disposizione di tutti; entrate e uscite differenziate e separate degli stabilimenti; sanificazione ad ogni cambio di clientela di cabine, sdraio e lettini. Distanza di 10,5 metri quadrati di superficie tra gli ombrelloni, un metro e mezzo per i lettini. Spiaggia chiusa la notte, contingentamento nei giorni di maggiore affluenza e sempre con il limite dei posti disponibili in base al piano che il gestore ha predisposto per il distanziamento; evitare o limitare l’accesso allo stabilimento di chi non è un utente dello stesso; prenotazioni on line favorite; pagamento elettronico pure. Mascherine e guanti per tutto il personale al quale il datore di lavoro potrà in caso decidere di misurare la febbre prima di iniziare il turno. Giochi per grandi e bambini ammessi ma con un numero limitato di ingressi. L’intrattenimento sarà di ascolto e con postazioni a sedere.

Il commento del sindaco Renata Tosi

Finalmente c’è una bozza che permette di pensare in concreto all’allestimento degli stabilimenti balneari – ha detto il sindaco –. Anche se l’unica nota dolente, sulla quale chiediamo forte, l’intervento della Regione, è il costo del salvamento, non previsto in alcun modo. Al di là dei canoni demaniali su cui il Governo ha già in discussione un Ddl, dalla Regione ci aspettavamo una considerazione economica per questo servizio che ha un costo rilevante ed è indispensabile, ovviamente”. “La nostra visione è sempre e comunque generale per cui se si riaprono gli stabilimenti balneari con protocolli autorizzati siamo finalmente anche in grado di aprire la stagione, di promuoverla e quindi gli albergatori e tutto il comparto ricettivo, di accettare prenotazioni e di vendere e lavorare. Sono i primi passi – ha spiegato il sindaco – per l’estate Riccione 2020 e ogni passo deve essere giusto. Soprattutto deve arrivare nei tempi giusti, quindi se parte il mare, partono gli hotel, se partono gli hotel partono i ristoranti, i negozi e il resto dell’economia si muove. Tutti dai bagnini, agli albergatori, ai commercianti, agli artigiani devono poter sopportare minori costi fissi quest’anno. Non c’è altra via d’uscita”.

Sono tutte le ipotesi che già ci arrivavano dalle categorie e dalle cooperative – ha concluso –. Di fatto il lavoro fatto dai nostri bagnini sulla scorta delle indicazioni dell’Oms è stato recepito, a dimostrazione che ci deve sempre essere un ascolto costante nei confronti dei cittadini e dei lavoratori del settore”.