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festa della liberazione

Tosi: "Dolore per i caduti di allora e per le vittime di oggi. Ma ci rialzaremo"

In foto: Il sindaco Tosi e Danilo Trappoli di Anpi Riccione
Il sindaco Tosi e Danilo Trappoli di Anpi Riccione
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
sab 25 apr 2020 13:06 ~ ultimo agg. 16:36
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Questa mattina, a causa della pandemia per il Covid 19, le cerimonie per il 75esimo anniversario della Liberazione d’Italia, diversamente dagli anni passati, non hanno previsto la presenza di pubblico. Alle 11, sono state deposte corone da parte del sindaco Renata Tosi, davanti al monumento dei Caduti nei Giardini del Municipio e al monumento dell’eroe Salvo D’Acquisto, in viale Ceccarini con la partecipazione del presidente dell’ANPI di Riccione, Danilo Trappoli.

Ecco il discorso del sindaco Renata Tosi:

“Oggi non ero sola a deporre le corone al Monumento dei Caduti. Non ero sola, nonostante le limitazioni imposte dal Governo per contenere l’epidemia, perché con me idealmente c’erano tutte le donne e gli uomini, cittadini di Riccione. Con la consapevolezza di questa importante, bella e faticosa responsabilità, ho onorato la memoria di coloro che hanno dato la vita per la nostra libertà. Nel silenzio e doveroso rispetto, il dolore per quei caduti che hanno reso possibile la nascita della nostra Repubblica, non poteva non richiamare un altro dolore, più vicino, forte e devastante come quello di 75 anni fa, per le vittime di oggi di quel nemico invisibile e implacabile che ci sta mettendo alla prova“.

“Un commosso pensiero va a quegli anziani che nella solitudine di un letto di ospedale in questi giorni ci hanno lasciato. Sono gli eroi che 75 anni fa, a costo della loro vita, hanno dato a noi la libertà. Le donne e gli uomini del Dopoguerra erano consapevoli di aver vissuto una pagina di storia importante per il nostro Paese, così i cittadini oggi sono consapevoli di vivere una pagina di storia che cambierà la nostra città. Le incognite c’erano ieri come oggi. I dubbi e le incertezze, ieri come oggi. Ma come allora ne uscimmo forti e uniti, così oggi Riccione deve essere consapevole che si riprenderà con il grande spirito d’iniziativa che ha sempre contraddistinto i suoi abitanti. Il mio messaggio da sindaco di una città baciata dal sole, che possiede quel particolare ‘scintillio’, diventato un brand di fama e fortuna, è all’insegna dell’ottimismo. Con la stessa severità e caparbietà, con la quale ho tradotto per Riccione le misure stabilite dal Governo sul distanziamento sociale, i controlli di polizia, le limitazioni alla circolazione, impegnerò l’amministrazione per poterci riprendere i nostri spazi cittadini, i nostri parchi e le nostre spiagge in sicurezza. L’impegno profuso a difesa della salute dei riccionesi, a cui sono stati chiesti sacrifici importanti, sarà raddoppiato da me come sindaco e da tutta l’amministrazione per la ripresa che ci aspetta”.

“Sapremo adattarci, individuando le migliori soluzioni per i nostri cittadini consapevoli che le regole del gioco sono cambiate, ma che comunque noi riccionesi siamo in grado di affrontarle perché se l’Europa si nasconde, noi i nostri “bond”, li abbiamo in mano. La nostra ricchezza che è il saper fare, ospitare, organizzare, amare il mare d’inverno come d’estate, costruire la città, renderla bella e accogliente, avere progetti futuri senza mai dormire sugli allori ma piuttosto lanciarsi e aprirsi verso il nuovo, noi l’abbiamo già in tasca. E sapremo spenderla a favore di tutta una comunità alla quale va il mio ringraziamento per la dignità e la compattezza con la quale riesce sempre a fare fronte comune, nonostante le differenze di vedute. Perché quando la bandiera che sventola col Tricolore, è quella di una comunità di cittadini che lavora insieme, senza lasciare indietro nessuno, allora si supera tutto. Un ringraziamento deve essere scritto nella storia di oggi prima degli altri: grazie ai medici, agli infermieri al personale Oss dell’Ospedale Ceccarini. Voi salvate le vite. Grazie alla mia Giunta, grazie ai consiglieri, grazie alle forze dell’ordine, in particolare alla polizia locale di Riccione e grazie naturalmente a tutti i RICCIONESI”.

A causa dell’emergenza sanitaria – ha scritto in una nota Danilo Trappoli di Anpi RICCIONE che ha voluto partecipare alla deposizione delle corone a Riccione – quest’anno non è stato possibile festeggiare la ricorrenza del 25 aprile in piazza come siamo sempre stati abituati a fare. Ringraziamo l’amministrazione comunale per avere comunque organizzato questo particolare 25 aprile in forma strettamente ridotta nel rispetto delle regole di sicurezza. L’ANPI non poteva mancare nel rendere omaggio al simbolo eroico dell’arma dei Carabinieri, Salvo D’acquisto ed ai protagonisti della Resistenza. Le restrizioni imposte dalla pandemia ci spingono a ricordare con emozione il significato profondo del 25 aprile, giorno in cui il nostro Paese si è liberato dall’oppressione della dittatura e ha gettato le fondamenta della democrazia. Un nemico subdolo e invisibile, il Coronavirus, ci ha confinato in casa, privandoci del contatto sociale e perfino degli abbracci di parenti e amici ha strappato all’affetto dei cari migliaia di persone, in particolare anziani. Si è accanito contro la generazione che è stata testimone del dramma del secondo conflitto mondiale e ha fatto ripartire l’Italia. Le cronache infatti riportano che fra le vittime del virus si contano anche alcuni partigiani che furono protagonisti della Resistenza. A loro va un pensiero commosso e a loro in particolare vogliamo dedicare la festa della Liberazione nel suo 75° anniversario”.