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DaI Carabinieri

Rapina con pistola in salone di Riccione, individuati dopo lunghe indagini

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 16 apr 2020 12:25 ~ ultimo agg. 12:31
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Il mattino del 19 maggio 2017, poco dopo l’apertura, due soggetti con il volto travisato e armati di pistola erano entrati nel negozio di parrucchiere “Noi due hair” di viale Tasso a Riccione e, sotto la minaccia dell’arma, si erano fatti consegnare due preziosi orologi da polso, delle fedi nuziali e l’incasso contante dei due coniugi proprietari, per un valore complessivo di circa 30.000 euro. I due rapinatori si erano poi dati alla fuga su uno scooter ed erano riusciti a far perdere le proprie tracce.
Le indagini immediatamente avviate dai carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Riccione, hanno consentito nel giro di poche ore di recuperare lo scooter utilizzato per il colpo, poi risultato rubato pochi giorni prima, e i caschi ed i guanti indossati dai due rapinatori, a circa tre chilometri dal luogo della rapina.
Dopo avere repertato gli elementi ritrovati, i militari hanno avviato un minuzioso lavoro di comparazione e studio delle immagini dei numerosi impianti di videosorveglianza, pubblici e privati. Le analisi biologiche e dattiloscopiche che avevano nel frattempo evidenziato, sugli elementi repertati, due distinti profili genetici rimasti però non attribuiti.
La messa a sistema degli elementi rinvenuti e della conoscenza del territorio e delle sue dinamiche criminali da parte degli investigatori dell’Arma ha però consentito di concentrare l’attenzione su alcuni soggetti, già gravati da analoghi precedenti e domiciliati a poche centinaia di metri di distanza dal luogo di ritrovamento dei capi di vestiario. Nei loro confronti sono state così svolte attività di perquisizione e acquisizione di campioni di DNA, utili alla comparazione con i due profili individuati.
Arrivando, dopo più di un anno di indagini, all’attribuzione di quei profili e all’emissione di un provvedimento cautelare nei confronti dei due autori della rapina: un 31enne originario di Milano e residente a Montescudo. L’uomo, difeso d’ufficio dall’avvocato Andrea Guidi, è attualmente ospite di una comunità terapeutica locale dove è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari. Il secondo soggetto, dai primi accertamenti eseguiti, risulta non residente in Italia e sono in corso le ricerche per rintracciarlo.