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Servono investimenti adeguati

Piano Straordinario per il Turismo. Decaro e Gnassi scrivono al Governo

In foto: Decaro e Gnassi
Decaro e Gnassi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
sab 18 apr 2020 10:27 ~ ultimo agg. 16:35
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Il presidente ANCI Antonio Decaro e il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, delegato ANCI per il turismo, hanno scritto una lettera ai ministri al Turismo, Economia e Affari Regionali per sollecitare risposte per il comparto turistico, destinato ad affrontare conseguenze di enorme portata a causa del coronavirus. A partire dall’attuazione immediata di un Piano Straordinario per il Turismo.


Egregio Ministro Franceschini, Egregio Ministro Gualtieri, Egregio Ministro Boccia,
l’emergenza Covid19 ha colpito con grande durezza tutta l’economia italiana, ma per le sue caratteristiche ha avuto e avrà un impatto enorme sul settore turistico.
Anche immaginando una risoluzione relativamente rapida dell’emergenza sanitaria, l’effetto della pandemia sul mercato turistico nazionale e internazionale e sulla fiducia dei viaggiatori porterà inevitabilmente ad una riduzione drastica del numero di presenze sia sul breve ma anche sul medio-lungo periodo, con le conseguenze immaginabili sul piano economico, occupazionale e sociale.

Il turismo è il settore più colpito perché è l’unico settore che non importa merci ma “importa” viaggiatori, persone. E sono le persone ad essere colpite dal virus e dalla pandemia. Le relazioni, le persone, gli spostamenti, sono quanto di più profondo il virus colpisce e limiterà. Le prospettive per milioni di lavoratori e imprese non sono delle riduzioni in percentuale di reddito e fatturato, ma sono un presente e un futuro da cifra zero.
Riteniamo per tali ragioni che sia necessario al più presto elaborare, come peraltro il Ministro Franceschini ha annunciato, un Piano Straordinario per il turismo, una strategia che, al di là dei condivisibili provvedimenti a favore dei lavoratori e delle imprese che il Governo ha già messo in campo, consenta di individuare le condizioni concrete per il sostegno di un’industria strategica del nostro paese. Un piano straordinario per limitare, per quanto possibile, i danni e per costruire un programma di rilancio del settore turistico, anche prevedendo interventi che permettano di adattare l’offerta a modalità di fruizione compatibili con i vincoli di sicurezza sanitaria, che dovranno probabilmente essere adottati anche nei mesi successivi alla fase più critica dell’emergenza.
I grandi giacimenti culturali e paesaggistici del paese e la forte crescita della loro domanda turistica, insieme al turismo balneare che rappresenta ancora circa il 60% del PIL turistico, compongono gli assets di una vera e propria industria strategica italiana.
La mancanza di un qualsivoglia articolo o provvedimento dedicato al sostegno del settore nel decreto “Cura Italia” può essere comprensibile solo con la predisposizione di provvedimenti per l’industria del turismo, la più colpita, ora e in futuro, dalla pandemia. Apprezziamo e sosteniamo le ipotesi di proposte del Ministro Franceschini che dovranno essere concrete e tradotte in provvedimenti del Governo. Dal “Bonus Vacanza” per stimolare la domanda interna, al sostegno dei lavoratori stagionali, alla necessità di individuare sostegno al credito e alla liquidità per le imprese del settore, fino all’individuazione e al sostegno di nuove modalità e organizzazione dei servizi, in relazione alla necessità di garantire qualità e sicurezza ai turisti.

Questa strategia, per essere efficace, dovrà riuscire a coinvolgere tutte le varie componenti – istituzionali e non essa un ruolo importante lo possano e la debbano svolgere i Comuni, anche per far sì essa sia implementata a livello locale nella maniera più adeguata.
Abbiamo dunque accolto con grande favore l’istituzione del Tavolo di crisi per il turismo a seguito dell’emergenza COVID-19, prevista da un emendamento al Dl Cura Italia,, a cui l’ANCI non mancherà di dare il suo contributo, anche a partire da un lavoro di approfondimento e di messa a punto di proposte concrete che stiamo portando avanti all’interno delle nostre Commissioni Turismo e Cultura.
L’auspicio è che il Tavolo possa una proposta condivisa, da supportare con gli investimenti adeguati.
In attesa di un cortese riscontro, porgiamo i nostri più cordiali saluti.