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Le proposte in discussione

Centri Estivi, si punta a riapertura a giugno. Dal Governo 35 milioni

In foto: repertorio
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di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 28 apr 2020 19:31
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La Regione Emilia Romagna sta lavorando per arrivare alla riapertura dei centri estivi. Alcune proposte già elaborate sono state presentate dall’assessore al Welfare, Elly Schlein, in videoconferenza alla ministra della Famiglia, Elena Bonetti, e a quella dell’Istruzione, Lucia Azzolina.

In primis si parla di attività preferibilmente all’aperto, aerazione costante e sanificazione degli ambienti in caso di soggiorno al chiuso. I bambini dovranno poi essere organizzati in piccoli gruppi seguiti sempre dallo stesso educatore (o più d’uno), accolti su più turni, con fasce orarie diversificate in modo da evitare assembramenti ed evitando contatti tra diversi gruppi. E ancora, triage all’ingresso, attenzione ai contatti, utilizzo da parte degli educatori dei dispositivi di protezione individuale, massima attenzione ai principi di igiene e pulizia, sanificazione dei giocattoli a fine giornata, e stop agli spettacoli di fine soggiorno. L’ipotesi è quella di far ripartire i centri estivi per giugno.

Tutte proposte nate dal confronto tra Regione, amministratori locali, coordinamenti pedagogici territoriali, soggetti gestori, Terzo settore, esperti in campo educativo e sanità pubblica, ed altri contributi pervenuti.

Positivo il confronto avviato oggi dal Governo con le regioni, le province e i comuni, che proseguirà per studiare protocolli specifici. Abbiamo voluto in più occasioni evidenziare come alla strategia di graduale ripresa delle attività lavorative se ne debba accompagnare necessariamente un’altra sul sostegno alle famiglie nella gestione dei bambini e la graduale ripresa della loro socialità. Per due ragioni, da un lato la preoccupazione per le conseguenze di questa prolungata sospensione dei percorsi educativi e di socialità dei bambini, dall’altro le difficoltà delle famiglie che non possono essere lasciate sole ad affrontare la gestione dei bambini, anche perché non sarebbe accettabile alcun passo indietro sulla già difficile conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, in particolare delle donne – sottolinea la vicepresidente Schlein. Per cercare di dare risposta alle esigenze, giuste e comprensibili delle famiglie, ci siamo messi al lavoro, con l’aiuto di tutti i soggetti interessati, della sanità regionale e di alcuni esperti del mondo educativo, per pensare a modalità alternative e innovative di gestione dei bambini nei Centri estivi che in ottica propositiva abbiamo sottoposto anche al Governo. Naturalmente nel pieno rispetto dei criteri di sicurezza e tutela della salute necessari sia per educatori che per i bambini e le loro famiglie, cercando soluzioni bilanciate. Un preciso dovere istituzionale- aggiunge la vicepresidente- al quale non abbiamo voluto sottrarci e che abbiamo voluto condividere con il Governo”.

Resta aperta anche la questione della sospensione dei servizi educativi per la prima infanzia (0-3 anni), caratterizzati da un contatto fisico costante e del tutto inevitabile tra i bimbi e con gli educatori. L’auspicio della Regione è che le proposte sui centri estivi consegnate al Governo possano stimolare anche sperimentazioni utili per quanto riguarda i servizi educativi per l’infanzia. Per questo tipo di servizio si possono ipotizzare soluzioni sperimentali prevalentemente orientate al gioco, al movimento, ad attività educative guidate dall’adulto.

Una riorganizzazione che necessiterà di costi aggiuntivi, legati al corposo potenziamento del personale (educatori e ausiliari), all’aggravio delle procedure di igienizzazione e alla gestione del triage quotidiano all’ingresso. Da questo punto di vista la Ministra Bonetti ha parlato di un significativo sostegno economico dello Stato alla ripartenza in sicurezza delle attività estive, cui accompagnare lo sforzo congiunto anche di Regioni ed enti locali.

Confermiamo dunque – ricorda la vicepresidente Schlein- la nostra disponibilità di risorse per l’abbattimento delle rette, 6 milioni di euro quest’anno, e la volontà di rivedere e potenziare ulteriormente le forme di sostegno della Regione, anche mettendo a sistema le quote derivanti dai contributi, circa 35 milioni di euro, annunciati dalla ministra Bonetti per il sostegno specifico alle attività estive, ma che speriamo possa essere più consistente. Finché dura la sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e scolastici, si è inoltre chiesto il rafforzamento delle misure di congedo parentale e permessi previsti dalla legge 104/92, e si è ipotizzato di poter ampliare le possibilità di destinazione dei bonus babysitter per poterli eventualmente destinare anche all’accesso dei Centri Estivi”.