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La Linea Gotica

Caterina Casadei: il fronte a Taverna

In foto: Carri armati sul fiume
Carri armati sul fiume
di Cristina Gambini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 13 mar 2020 12:00 ~ ultimo agg. 15 mar 14:30
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Caterina Casadei, classe 1938, di Taverna di Montescudo – Monte Colombo. Della guerra ricorda tutto, attimo dopo attimo: l’arrivo della “Checca”, i bombardamenti, le corse disperate nel rifugio, i morti e la devastazione.

Aveva solo sei anni ma immagini, suoni ed emozioni sono tutte ancora dentro di lei, ricordi talmente vivi da sembrare parte del presente.

Quando i tedeschi cominciarono ad avanzare capirono che non c’era più tempo da perdere. Scapparono nei rifugi, costruiti in maniera del tutto improvvisata, in prossimità del fiume Conca. Con la famiglia si nascose proprio in uno di quei luoghi angusti ma solo allora si resero conto che erano al centro della battaglia: sparavano da Gemmano e San Marino. Da lì videro i morti, il fuoco della battaglia, i sassi del greto esplodere davanti ai loro occhi. Momenti terribili in cui non sapevano che fare. Tentarono allora la fuga: lì sarebbero certamente morti.

Trovarono riparo in una grotta collegata al mulino, poco distante da lì. Era buia, c’era solo acqua che colava dal soffitto, che bagnava loro i piedi. Trascorsero lì dentro quattro lunghissimi, interminabili giorni: stretti, senza cibo, soli, con tante lacrime da piangere. Anche gli adulti avevano paura.

Nei giorni a seguire il padre la portò dai nonni, verso Monte Colombo. Ma fu una idea sbagliata perchè poi il fronte si spostò verso San Marino. La strada era piena di morti: lei aveva paura, tremava, ma dovevano camminare e andare avanti.

Quando poi arrivarono le truppe alleate fu quasi peggio. Taverna si riempì di soldati: era tutto un brulichio di uomini, una babele di lingue. Caterina ricorda molto bene quei soldati, in cerca di bambini e ragazze. Avevano fame, una fame insaziabile. Nei pressi di Croce uccisero anche una donna.

La guerra porta a questo: non ci si riconosce più come esseri umani, si deve solo combattere.

 

Guarda l’intervista a Caterina Casadei:

 

Guarda il promo del progetto:

 

Gli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale connessi alla costruzione e allo sfondamento della Linea Gotica Orientale hanno segnato profondamente la storia del territorio della Valconca. Oggi questa memoria viene raccolta e trasmessa alle giovani generazioni grazie al web.

“Memorie dalla Linea Gotica Orientale” è un progetto promosso dai comuni di Montescudo–Monte Colombo, Gemmano, Montegridolfo, San Clemente e Mondaino con il sostegno della Regione Emilia-Romagna (Legge per la Valorizzazione della Memoria del Novecento). Si è scelto di raccogliere le voci e le storie dei ragazzi dell’estate del 1944 in Valconca per sensibilizzare e informare le nuove generazioni rispetto a quanto successe in questo territorio.

Questo progetto vuole promuovere la trasmissione e valorizzazione della memoria collettiva della comunità e dei luoghi coinvolti negli eventi bellici dell’estate/autunno 1944. Nel sito sono pubblicate le 40 interviste realizzate a testimoni diretti dei fatti svoltisi in quel periodo.

Visita il sito www.memorielineagotica.it e iscriviti al canale YouTube per rimanere aggiornato sulle storie dei ragazzi dell’estate del 1944 in Valconca