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Italia paese del buon cibo

Beer&Food Attraction: l'impatto di birra e pizza sull'economia italiana


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In foto: (Pixabay)
(Pixabay)
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 12 mar 2020 12:03 ~ ultimo agg. 13 mar 13:40
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Si è da poco conclusa a Rimini la manifestazione Beer&Food Attraction, fiera dedicata all’offerta nazionale e internazionale di birre, bevande, food e nuove tendenze. L’edizione 2020, in particolare, avrebbe visto emergere la componente femminile: come riportato da una recente notizia, infatti, sarebbero state davvero tante le donne premiate nell’ambito birrario, sia per la fase di produzione sia per la capacità di valorizzare un prodotto già così amato in tutto il mondo. A far emergere il nostro Paese è stato anche il numero di riconoscimenti ottenuti per la l’arte di fare la pizza, ambito in cui gli italiani sembrerebbero davvero imbattibili. Ma qual è, nello specifico, l’impatto che questi prodotti hanno sulla nostra economia?

fonte Pixabay

In un’economia caratterizzata da costanti oscillazioni nella domanda e nell’offerta, anche un prodotto come la pizza, con la sua industria, finisce per avere un forte impatto sull’economia del nostro Paese. Da una prospettiva prettamente economica, uno dei principali vantaggi della pizza è quello di essere un bene estremamente elastico: in altre parole, più il suo prezzo è basso più la domanda tende a salire. Come per la maggior parte dei mercati, guardare ai movimenti della domanda e dell’offerta è fondamentale per prevederne l’andamento.

Il mercato, infatti, è estremamente sensibile a questo tipo di movimenti e, proprio come nel caso del forex trading, è essenziale conoscere i fattori in grado di determinarli per elaborare previsioni il più accurate possibile sulla volatilità dei prezzi. Non è per nulla indifferente l’impatto generato dall’industria della pizza sull’economia italiana: con gli 8 milioni di pizze vendute ogni anno, infatti, sono ben 200 milioni i chili di farina necessari per la sua produzione, 225 i milioni di chili di mozzarella richiesti e 260 i milioni di chili di pomodoro; senza contare i 30 milioni di chili di olio d’oliva, uno dei prodotti alla base della cucina mediterranea. Un impatto a dir poco notevole, soprattutto sul settore agricolo.

Il contributo della birra

fonte Pixabay

Anche la birra è uno di quei prodotti capaci di generare un forte impatto sull’economia italiana. Secondo l’ultima ricerca di Osservatorio Birra, la filiera della birra italiana avrebbe visto crescere il suo valore condiviso del 17% negli ultimi tre anni, passando da un valore di 7834 milioni di euro ad un valore di 9169 milioni. Anche in questo caso, a giovarne non sarebbe solo il settore produttivo, ma anche tutti quelli ad esso strettamente connessi, fornitura di materie prime in particolare.

Per capire l’importanza di un’industria come quella della birra, basta pensare che, sempre secondo la stessa indagine, se la produzione di birra si arrestasse all’improvviso si verrebbe a creare un calo del PIL pari allo 0,52% del totale. Per non parlare, infine, dei posti di lavoro generati da questa industria: il settore, che occupa ben 90 mila persone, starebbe progressivamente aumentando il numero di occupati, per un totale di circa 4500 nuovi posti di lavoro negli ultimi tre anni.
Birra e pizza: sebbene pensare all’Italia come il Paese del buon cibo sia spesso considerato uno stereotipo, è anche evidente che un fondo di verità c’è.