Monopattini, le nuove norme non frenano il caos. E le multe restano poche


Le norme del codice della strada, entrate in vigore dallo scorso 14 dicembre, puntavano a mettere ordine anche nella giungla dei monopattini elettrici. Ma a distanza di oltre sei mesi e con l’arrivo della bella stagione, la situazione non sembra migliorata. Sono tante infatti le segnalazioni di mezzi che sfrecciano in aree pedonali, magari affollate di persone, ben oltre il limite previsto di 6 km/h, oppure con due persone a bordo e rigorosamente senza casco. E dire che le nuove norme estendono quest’ultimo obbligo anche ai maggiorenni. Introdotto poi il divieto di sosta sul marciapiede (altro obbligo spesso disatteso) e una multa fino a 800 euro per i mezzi sprovvisti di luci freno e frecce. Norme che si aggiungono a quelle già esistenti come il divieto per i minori di 14 anni e il trasporto di passeggeri. Le altre novità, targa e assicurazione per la responsabilità civile obbligatorie, per diventare operative attendono invece la pubblicazione dei decreti attuativi.
Se l’obiettivo era regolamentare un settore in ascesa e garantire maggiore sicurezza, il risultato al momento sembra distante. "A livello nazionale - spiega il presidente dell'ASAPS (Associazione Amici della Polizia Stradale) Giordano Biserni - ci sono state 14 vittime dall'inizio dell'anno e non sono poche se si pensa che in tutto il 2024 erano state 20. Le nuove norme prevedono condizioni di maggiore sicurezza ma non le vediamo molto osservate e c'è da fare un appello alle forze di polizia locale e dello Stato perchè ci sia una presenza più efficace di pattuglie che riescano a intercettare le violazioni sistematiche come viaggiare in due sul monopattino, andare contromano, passare col rosso o non indossare il casco".
Al capitolo controlli, abbiamo cercato di raccogliere alcuni dati: nel comune di Rimini, a fronte di migliaia di monopattini in circolazione (di proprietà o in sharing), risultano solo una trentina le sanzioni elevate in sei mesi, cinque al mese quindi, e quasi tutte per guida senza casco. Cinque quelle elevate a Riccione per lo stesso motivo ma all’appello in questo caso mancano le altre infrazioni al codice della strada. Numeri decisamente contenuti e frutto del fatto che, finora, non sono stati predisposti controlli "ad hoc" sui monopattini. Anche se le lamentele dei cittadini su alcuni comportamenti fastidiosi, se non pericolosi, iniziano ad aumentare.
Intanto arriva una novità: i monopattini elettrici dovranno avere la targa. Lo stabilisce un decreto del ministero dei Trasporti in base alle prescrizioni del Nuovo Codice della Strada. Il contrassegno, realizzato su supporto adesivo plastificato non rimovibile, dovrà essere applicato in modo visibile e permanente sul veicolo. La targa, composta da tre caratteri alfabetici e tre caratteri numerici, è strettamente personale. Legato, dunque, alla persona e non al mezzo. Dovrà essere applicata sul parafango posteriore oppure - in mancanza di apposito alloggiamento - sul piantone dello sterzo, in modo da risultare visibile. All'interno del contrassegno sono riportate la scritta "M.E.F." e l'emblema della Repubblica Italiana. Il provvedimento diventerà esecutivo fra due settimane, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dove saranno anche chiariti i termini di obbligatorietà.