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L'appello congiunto

Coronavirus. I sindaci lanciano l'hashtag: #laromagnanonsiferma

In foto: il centro storico di Rimini
il centro storico di Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 27 feb 2020 14:30 ~ ultimo agg. 16:56
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Serve un graduale ritorno alla normalità. Questo l’appello sottoscritto in una nota congiunta da sindaci e presidente della provincia di Rimini chiamati a gestire l’emergenza coronavirus. “C’è una differenza, e non è sottile – scrivono –, tra giusta preoccupazione e allarmismo. C’è uno scarto evidente tra l’evoluzione di un quadro clinico costantemente e attentamente monitorato e la paralisi delle città, delle attività quotidiane. Ognuno di noi ne è perfettamente consapevole in questa fase molto difficile e che ci impegna ad ogni istante del giorno“. E’ necessario però, spiegano, non farsi sopraffare dall’incertezza e da paure eccessive. I primi cittadini lanciano anche l’hashtag: #laromagnanonsiferma.

La nota

C’è una differenza, e non è sottile, tra giusta preoccupazione e allarmismo. C’è uno scarto evidente tra l’evoluzione di un quadro clinico costantemente e attentamente monitorato e la paralisi delle città, delle attività quotidiane. Ognuno di noi ne è perfettamente consapevole in questa fase molto difficile e che ci impegna ad ogni istante del giorno. Ma è necessario, per la vita delle nostre comunità, essere molto precisi nel distinguere i piani, gli interventi, le informazioni giuste e indispensabili per non farsi sopraffare dall’incertezza e da paure eccessive.
La Regione, le ASL, stanno facendo un lavoro straordinario su tutti i territori dell’Emilia Romagna, al fine di individuare e curare adeguatamente le situazioni di positività al virus Covid- 19. E’ un lavoro portato avanti a esclusiva garanzia e tutela delle persone, dei minori, degli anziani, che qui risiedono e di tutti coloro che in Emilia Romagna svolgono attività professionale o vengono per turismo. Questo è un punto fondamentale e rimarchevole dell’intera vicenda: c’è una macchina medica, sanitaria, scientifica che funziona, che provvede ad attuare tutti i provvedimenti indispensabili alla salute pubblica, che monitora, controlla, interviene su ogni singola situazione. La Regione Emilia Romagna, e anche i Comuni della Provincia di Rimini, hanno adottato da lunedì 24 febbraio e sino a domenica 1° marzo disposizioni preventive e precauzionali che accompagnano la primaria attività medico-sanitaria e che sono state assunte per far sì che la normalità possa proseguire, con le cautele del caso, anche di fronte a particolari contesti come quello attuale. Sono regole e azioni ovviamente basate su evidenza e informazioni delle autorità sanitarie competenti e prese nell’ottica di salvaguardare la salute pubblica e individuale, continuando comunque a svolgere in sicurezza le attività del nostro quotidiano.

Noi sindaci della provincia di Rimini ribadiamo come sia indispensabile proseguire nella vita delle nostre città con buon senso e intelligenza, continuando ad affrontare le cose con coraggio e dinamismo nelle piazze, nei luoghi di lavoro e d’incontro, nelle relazioni. Quello che è stato messo in campo in Emilia Romagna in questi giorni dimostra che si può adottare la tutela sanitaria migliore senza paralizzare le comunità. Anche da un punto di vista economico in generale, e turistico in particolare, verrebbe persino da chiedersi se paesi europei a noi concorrenti stiano adottando o abbiamo adottato le stesse misure o addirittura qualche paese concorrente in campo turistico stia “speculando“ sull’Italia. Occorre che per i prossimi giorni vi sia un graduale ritorno alla normalità, una volta testata la massima sicurezza medica. Senza fughe in avanti, ma senza farsi bloccare dalla paura. I Comuni della provincia di Rimini continueranno a dare il loro contributo alla risoluzione del problema primario della diffusione del virus Covid-19 e, nello stesso tempo, si mettono a completa disposizione affinché le città tornino alle consuetudini precedenti, uscendone man mano più forti e rafforzate dal aver affrontato un fenomeno complesso e inedito dei nostri tempi. Credere nella normalità per essere la terra straordinaria che siamo, che ha sempre guardato in faccia i problemi affrontandoli con lavoro e caparbietà.