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A margine del voto

Termine di riferimento, anzi no. Le Europee: chi erano costoro?

In foto: Europee 2019
Europee 2019
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 28 gen 2020 12:54 ~ ultimo agg. 17:29
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Maggio 2019. Nelle Europee la Lega sfonda in provincia Rimini, diventando il primo partito con oltre il 36% e picchi oltre il 40% in molti comuni. Il risultato delle amministrative, che si tenevano nello stesso giorno, fu però di altro tenore con una conferma diffusa del centrosinistra in tutte le città amministrate.

E nel commento post voto fu proprio sul risultato locale che si concentrò il sindaco Gnassi, sottolineando come fossero stati respinti “assalti” importanti dal centrodestra. Le Europee? Un contesto del quale magari gli elettori approfittavano per esprimere il loro malcontento verso il centrosinistra ma senza poi tradirlo nel voto decisamente più sentito, quello appunto per il proprio territorio.

Lo esemplificava lo stesso sindaco Gnassi (dal Corriere Romagna del 28 maggio 2019): “Domenica ero allo stadio e c’era gente che si è avvicinata stufa per una serie di motivi e dicevano ‘alle Europee non voto PD’ ma poi localmente è diverso”. Per poi citare il caso di Santarcangelo. Nel centro clementino la Lega nelle Europee superò il PD (34,7 conto 31,7) mentre nelle amministrative ci fu la netta conferma del sindaco Parma con il PD al 30,2% e la Lega al 21,3. La stessa città che alle Europee aveva votato Lega poi non si era fidata della proposta per la città sostenuta dal Carroccio: “Sotto alla felpa non c’era niente”, sentenziò Gnassi. In sostanza, il riferimento che confermava la validità del progetto del centrosinistra era il voto locale, non quello delle Europee.

Poi però, a neanche un anno di distanza, quelle Europee diventano il punto di riferimento locale. Scrive il sindaco Gnassi: “A Rimini il PD torna dopo oltre 3 anni a essere primo partito, superando la Lega in flessione rispetto alle Europee 2019”. Il segretario provinciale del PD Sacchetti parla a sua volta di “Un Partito Democratico nettamente in crescita rispetto alle Europee di maggio”.

Poi sui numeri si possono fare tutte le considerazioni politiche che si vogliono, come legittimo. Ma solo per capire: alla fine le Europee dell’anno scorso erano o no un punto di riferimento per il territorio?