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alla tamoil di Riccione

E' uno di famiglia il ladro del distributore di benzina

In foto: repertorio
repertorio
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 23 gen 2020 10:51 ~ ultimo agg. 16:06
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Non c’era nessun segno di scasso alla colonnina del self service della Tamoil su via Circonvallazione a Riccione, presa di mira dai ladri lo scorso 14 ottobre. Un particolare non sfuggito ai carabinieri di Riccione che da quel dettaglio hanno fatto partire le indagini che hanno portato ad individuare il ladro: un parente del benzinaio, 57enne originario della Svizzera ma da anni residente a Rimini, che aveva usato le chiavi.

Dalla colonnina erano spariti quella notte oltre 7mila euro e a scoprire il furto era stato un dipendente del distributore la mattina successiva: aveva trovato a terra anche 115 euro, persi presumibilmente dal ladro durante la fuga. A dare un contributo importante le telecamere. Nelle immagini si vedeva, infatti, che attorno alle ore 03:30 un uomo era giunto sulla scena del crimine e, utilizzando apposite chiavi, aveva aperto la colonnina della distribuzione automatica e aveva trafugato l’intero incasso. Altro particolare: il ladro non proprio un ragazzino, vista l’andatura e la corporatura immortalate nelle immagini.

Da qui gli investigatori sono riusciti a ricollegare l’apparizione dell’uomo con il transito qualche minuto prima di un’autovettura Nissan Micra che, proveniente da corso Fratelli Cervi, veniva inquadrata poco prima dalle stesse telecamere. Successivamente alla consumazione del colpo ed alla fuga del ladro, invece, la stessa macchina veniva nuovamente immortalata mentre percorreva lo stesso tratto di strada in senso opposto. Risaliti alla targa dell’autovettura, i carabinieri sono riusciti facilmente a risalire al proprietario della macchina e a scoprire che la donna a cui il veicolo è intestato, era parente dei titolare del distributore di benzina.

Proprio il rapporto di parentela con la proprietaria del veicolo ha poi indotto gli inquirenti a ritenere che l’autore del furto dovesse necessariamente appartenere alla cerchia di parenti che più facilmente sarebbero potuti entrare in possesso delle chiavi delle colonnine self. E hanno scoperto che si trattava del marito dell’intestataria dell’auto, perfettamente corrispondente, per corporatura e movenze al ladro. Ad incastrare l’uomo, inoltre, è stato anche il ritrovamento degli abiti utilizzati nel corso del furto, di cui aveva tentato di disfarsi gettandoli in un bidone dell’immondizia in via Bruno Baroni a Rimini, dove la Micra aveva fatto una sosta dopo il colpo.

L’uomo, incensurato, sentito dai militari, ha confessato le contestazioni mosse giustificandosi di aver agito per vecchie acredini con i parenti titolari del distributore ed è stato denunciato a piede libero.