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la sentenza

Spese pazze in Regione: assolto Renzi, condannato Lombardi

In foto: Gioenzo Renzi in mezzo agli avvocati Massimo Cerbari e Gabriele Bordoni
Gioenzo Renzi in mezzo agli avvocati Massimo Cerbari e Gabriele Bordoni
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 10 dic 2019 12:12 ~ ultimo agg. 11 dic 11:57
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Otto condanne, la più alta a tre anni e sei mesi, per gli ex consiglieri regionali del Pdl in Emilia-Romagna, e quattro assoluzioni, tra cui il consigliere comunale riminese di Fratelli d’Italia, Gioenzo Renzi, difeso dagli avvocati Massimo Cerbari e Gabriele Bordoni. E’ quanto deciso dal tribunale di Bologna in merito ai rimborsi chiesti durante l’ottava e la nona legislatura del consiglio regionale, tra il 2009 e il 2011.

L’inchiesta per peculato coinvolse all’epoca tutti i gruppi dell’Assemblea legislativa. Il pm Antonella Scandellari aveva chiesto 10 condanne. I giudici hanno ritenuto colpevoli Alberto Vecchi (3 anni e 6 mesi), Luca Bartolini (2 anni e 2 mesi), il riminese Marco Lombardi, oggi con un incarico in Airiminum, (2 anni e 7 mesi), Luigi Villani (2 anni e 1 mese), Giorgio Dragotto (2 anni e 4 mesi), Luigi Francesconi (2 anni e 10 mesi), Gianguido Bazzoni (2 anni e 4 mesi), Andrea Pollastri (2 anni e 2 mesi); assolti da tutto anche Gianni Varani, Enrico Aimi e Galeazzo Bignami.

Ovviamente soddisfatto per l’assoluzione con formula piena, Gioenzo Renzi, che si è detto sollevato e pronto a ricandidarsi alle regionali: “Durante il mio mandato di consigliere regionale ho utilizzato sempre le risorse che venivano assegnate per l’attività del gruppo consiliare e per la mia attività istituzionale. Non ho mai lontanamente pensato di mettermi in tasca neppure un euro di risorse pubbliche. Per fortuna, ho rendicontato tutta la mia attività. Ora – ha concluso Renzi – per spirito di servizio sono a pronto a ricandidarmi per le regionali, se il mio direttivo me lo chiederà”. Per gli avvocati Cerbari e Bordoni, “al termine di un dibattimento lungo e faticoso, durato 18 udienze, è emersa la verità. Abbiamo avuto la fortuna di trovare un Collegio che ci ha dato modo di confrontarci sul terreno della prova. In questi anni abbiamo prodotto una mole considerevole di documenti e sono stati ascoltati numerosi testimoni. Avere come assistito un uomo che oltre ad essere un politico onesto è anche un ottimo archivista ci ha facilitato il compito, trattandosi di fatti risalenti a 10 anni fa”.

A Renzi la pubblica accusa contestava di aver messo illecitamente a rimborso spese per viaggi, ristoranti, hotel, pubblicità e altro ancora per un valore complessivo di circa 35mila euro. Il doppio, 70mila euro, quelli contestati a Marco Lombardi, condannato a 2 anni e 7 mesi.