Stabili le imprese attive ma il commercio continua a perdere


Sono 34.298 le imprese attive in provincia di Rimini al 30 settembre. Ben 101 ogni 1.000 abitanti, vale a dire oltre 10 in più rispetto alla media dell’Emilia Romagna e 15 rispetto al resto d’Italia. Lo rilevano i dati diffusi dalla Camera di Commercio della Romagna. Nel corso del terzo trimestre 2019 ci sono state 410 iscrizioni e 381 cancellazioni mentre nel confronto con i 12 mesi precedenti si registra una flessione delle imprese attive dello 0,4%, più contenuta del dato regionale (-0,7). Il maggior numero di aziende, oltre una su quattro, è attiva nel settore del Commercio dove si registra però una flessione del 2,1%. Un dato che conferma le difficoltà dei piccoli negozi. Un recente studio della Cgia di Mestre evidenzia, a livello nazionale, un calo delle vendite al dettaglio del 14,5% in dieci anni a fronte di un aumento nella grande distribuzione del 6,4. Un trend confermato anche nei primi nove mesi del 2019 con supermercati, discount e grandi magazzini in crescita dell’1,2% e botteghe in ulteriore calo di vendite dello 0,5%. Tornando alle imprese riminesi, più o meno stabile il numero delle realtà attive nelle costruzioni e le imprese del settore Alloggio e ristorazione, rispettivamente al secondo e terzo posto per incidenza provinciale. Bene le Attività immobiliari (+1,4%) mentre soffrono il manifatturiero (-1,7%) e l’agricoltura (-1,4). Le imprese artigiane attive calano invece dell’1,2%. Per quanto riguarda la natura giuridica, oltre un impresa su due è individuale mentre una su quattro è una società di persone. Crescono però in modo consistente, superiore al trend regionale e nazionale, le società di capitale che superano il 20% del totale.