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Casa di riposo chiusa, FP Cgil: "Quale futuro per i lavoratori?"

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 18 nov 2019 19:22 ~ ultimo agg. 19 nov 07:44
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Sulla chiusura della casa di riposo Villa Quick di Riccione, interviene anche la FP Cgil Rimini che chiede risposte per le 24 lavoratrici della struttura rimaste senza lavoro. “Il 26 ottobre scorso, dopo un’assemblea con le lavoratrici – spiega il segretario Ario Fabbri – avevamo chiesto un intervento ispettivo e le segnalazioni sulle condizioni lavorative e sulla sicurezza erano state inviate dalla FP CGIL a tutte le autorità competenti: Prefetto, Sindaco, Ispettorato del Lavoro, Ausl, Inps, Vigili del Fuoco. La denuncia riguardava due aspetti: uno contrattuale e l’altro relativo alle deficienze della struttura. I dipendenti hanno ricevuto lo stipendio di settembre il 14 novembre e altre norme contrattuali sono state disattese; l’organico era insufficiente tanto che i turni notturni non venivano rispettati con la cadenza necessaria, mancavano anche le divise e adeguati dispositivi di sicurezza. Per quanto riguarda la struttura erano stati segnalati alcuni letti rotti, l’intonaco cadente, problemi all’impianto idraulico ed elettrico e il non funzionamento del sistema antincendio. Una situazione di diffusa precarietà, conseguenza di una mancata manutenzione”.

E ancora: “Oggi, 18 novembre, per effetto delle ispezioni dei Nas di Bologna e dall’Ausl Romagna, il sindaco di Riccione ha stabilito la chiusura di Villa Quick. Gli ospiti sono stati trasferiti altrove. Per i dipendenti rimasti senza lavoro e senza ammortizzatori di alcun tipo il futuro è ancora più buio. Si poteva intervenire prima? Probabilmente sì, tanto più che la casa di riposo ospitava anche pazienti inviati dall’Ausl. Il sindaco plaude all’intervento delle forze ispettive, giusto, ma almeno una preoccupazione per la sorte delle lavoratrici e dei lavoratori della struttura avrebbe potuto esprimerla. Professionale ed efficace, ha detto bene il sindaco, il lavoro dei carabinieri del Nas, dei medici e degli assistenti sociali dell’Ausl Romagna, altrettanto – diciamo noi – il lavoro o meglio la dedizione dimostrata dalle lavoratrici grazie alle quali il peggio che poteva accadere è stato evitato. Come FP Cgil convocheremo subito un’assemblea dei dipendenti e insieme decideremo quale percorso intraprendere a tutela della loro situazione”.