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bilancio movimento turistico

In 8 mesi male Cattolica, benino Riccione, bene Santarcangelo.

In foto: repertorio
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di Lucia Renati   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
gio 17 ott 2019 16:27
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Movimento turistico: focus provinciale Rimini

I dati provvisori relativi al movimento turistico nel periodo gennaio-agosto 2019 per la provincia di Rimini, resi disponibili dalla Regione Emilia-Romagna, registrano nel complesso risultati positivi: rispetto allo stesso periodo del 2018, infatti, si riscontra un incremento degli arrivi dell’1,5% (3.073.101 unità) e un lieve aumento delle presenze dello 0,3% (13.779.781 unità). Determinanti, in tal senso, le performance sia dei turisti italiani (+1,0% di arrivi, +0,3% di presenze) sia di quelli esteri (+3,8% di arrivi, +0,6% di presenze), laddove si evidenzia una crescita del numero dei pernottamenti degli stranieri provenienti dai Paesi dell’Est: in particolare, dalla Polonia (+34,6%), Romania (+8,8%) e Russia (+5,6%). Calano invece le presenze degli altri principali Paesi: Germania (-2,0%, primo Paese per numero di presenze provinciali), Svizzera (-4,2%), Francia (-7,5%) e Belgio (-7,7%). A livello ricettivo si registrano variazioni positive dei flussi turistici negli esercizi alberghieri (+1,9% di arrivi, +0,7% di presenze) mentre sono negativi quelli verso le strutture complementari (-5,3% di arrivi, -4,1% di presenze).

Rispetto ai primi otto mesi dell’anno in corso, la stagione estiva, riferita ai principali tre mesi (giugno-luglio-agosto), registra incrementi inferiori riguardo agli arrivi (+0,5%) mentre le presenze diventano lievemente negative (-0,4%); nel dettaglio, bene giugno (+2,3 gli arrivi, +2,9% le presenze), male luglio (-4,0% gli arrivi, -2,4% le presenze), in chiaro-scuro agosto (rispettivamente, +3,4 e -0,6%).

Per ciò che riguarda gli ambiti territoriali, nel periodo gennaio-agosto 2019 si evidenzia l’aumento dei flussi turistici nei comuni marittimi, dove si concentra pressoché la totalità degli arrivi e delle presenze (rispettivamente, 98,3% e 99,1%): +1,5% di arrivi e +0,4% di presenze, con un risultato positivo per Rimini (arrivi: +2,8%, presenze: +1,3%), il principale comune di attrattività turistica con il 45,1% delle presenze provinciali, e negativo per Cattolica (arrivi: -0,4%, presenze: -0,6%). Non del tutto soddisfacenti, inoltre, i dati per Riccione (arrivi: +0,1%, presenze: -0,3%), Bellaria Igea Marina (arrivi: +1,1%, presenze: -0,3%) e Misano A. (arrivi: +1,3%, presenze: -0,6%). I comuni dell’entroterra, invece, vedono un aumento degli arrivi (+1,0%) e un calo delle presenze (-2,2%); tra questi si distingue, e allo stesso tempo differenzia, Santarcangelo di Romagna, con un incremento sia degli arrivi sia delle presenze (rispettivamente, +5,4% e +7,6%).

In ultimo, la permanenza media (rapporto presenze/arrivi) dei turisti che soggiornano in provincia di Rimini, riferita a gennaio-agosto 2019, è pari a 4,5 giorni (4,3 gg. per i turisti italiani e 5,0 gg. per gli stranieri), stabile rispetto ai primi otto mesi del 2018 e in calo nel medio periodo (4,8 gg. a gennaio-agosto 2014); nella stagione estiva risulta ovviamente più alta ed è pari a 5,3 giorni, senza variazione alcuna rispetto agli stessi tre mesi del 2018 ma in diminuzione nel medio periodo (5,7 gg. a giugno-agosto 2014).

Dati Romagna

Tiene il movimento turistico nei primi otto mesi del 2019, rispetto allo stesso periodo del 2018, grazie all’aumento degli arrivi, sia italiani sia stranieri; stabili invece le presenze, con la compensazione tra il numero dei pernottamenti italiani, in crescita, e stranieri, in calo. In chiaro-scuro i risultati della stagione estiva, considerando i principali tre mesi (giugno-luglio-agosto), con un aumento degli arrivi, da un lato, e una diminuzione delle presenze, dall’altro. La permanenza media (rapporto presenze/arrivi) relativa a gennaio-agosto 2019 rimane sostanzialmente stabile, così come quella cosiddetta “estiva”; nel medio periodo, invece, si riscontrano dinamiche negative, che risultano più accentuate per la permanenza media relativa ai tre mesi estivi.

I dati provvisori relativi al movimento turistico nel periodo gennaio-agosto 2019 per il territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, resi disponibili dalla Regione Emilia-Romagna, registrano un incremento annuo degli arrivi dell’1,1% (3.993.158 unità) e una sostanziale stabilità delle presenze (+0,1%, 18.446.223 unità): performance migliori per la clientela straniera in termini di arrivi (+2,3%, +0,9% gli arrivi italiani), per la clientela italiana in merito alle presenze (+0,4%, -1,0% le presenze straniere). Non del tutto positivi i risultati dei tre mesi estivi (giugno-luglio-agosto), periodo nel quale si concentra il maggior flusso turistico, dove ad un aumento degli arrivi (+0,5%) corrisponde una diminuzione delle presenze (-0,5%).

La permanenza media (rapporto presenze/arrivi) dei primi otto mesi dell’anno dei turisti che soggiornano nel territorio Romagna è pari a 4,6 giorni (4,5 gg. per i turisti italiani e 5,2 gg. per gli stranieri), sostanzialmente stabile rispetto a gennaio-agosto 2018 (4,7 gg.); nel medio periodo, invece, si riscontra un lieve abbassamento (4,8 gg. a gennaio-agosto 2014). Anche la permanenza media “estiva”, pari a 5,4 giorni, segue la stessa dinamica di quella riferita ai primi otto mesi; in pratica, stabilità rispetto a quella degli stessi tre mesi del 2018 (5,5%) e diminuzione, più marcata, nel medio periodo (5,8 gg. a giugno-agosto 2014).

“I dati confermano ancora una volta la vitalità e l’importanza del Settore per i nostri Territori – dichiara Alberto Zambianchi, presidente della Camera di commercio della Romagna -. L’andamento del Turismo nell’anno in corso rimane in terreno positivo, dopo due anni di grandi risultati; è necessario, però, che l’offerta turistica sia costantemente migliorata e innovata. Questo in considerazione, sia dei mutamenti dei bisogni degli utenti, che diversificano sempre di più le loro vacanze, sia della ripresa delle destinazioni a noi vicine nel Mediterraneo. Il nostro sistema imprenditoriale è, comunque attento e capace, e lo dimostrano, per esempio, l’aumento delle presenze dei Comuni dell’entroterra e il Turismo congressuale in decisa crescita, come è emerso dalla presentazione dei dati annuali dell’osservatorio Italiano dei congressi e degli eventi (Oice). Occorre, perciò, non abbassare la guardia e sostenere le imprese nel riqualificare, migliorare e promuovere l’offerta turistica. Lavorare sul Turismo è fondamentale perché, oltre alla sua importanza economica, rappresenta anche un driver in grado di migliorare l’attrattività dell’intero Territorio e creare un indotto in termini di visibilità anche per gli altri settori dell’Economia.”