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Mare Sicuro 2019

Controlli e soccorsi a utenti del mare incauti. Il bilancio della Capitaneria

In foto: una motovedetta
una motovedetta
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mar 24 Set 2019 13:04 ~ ultimo agg. 27 Mag 13:43
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La Capitaneria di Porto di Rimini presenta i risultati relativi all’operazione “Mare Sicuro 2019” svolta in estate da personale e mezzi (3 motovedette e 5 battelli pneumatici) dislocati nel Compartimento Marittimo che comprende Rimini, Cesenatico, Bellaria-Igea Marina, Riccione e Cattolica.
Sono state soccorse 31 persone in un totale di 16 eventi di soccorso.
I controlli effettuati sono stati 14.590 con una media giornaliera di 136. Le sanzioni amministrative elevate sono state 314 le notizie di reato redatte 9. L’attività è iniziata il 1° giugno ed è terminata il 15 settembre.
L’utilizzo dei battelli pneumatici e delle pattuglie di terra lungo tutto il litorale di giurisdizione ed acque antistanti ha permesso, in molte occasioni, di intervenire prontamente in operazioni di assistenza e soccorso oltre che una migliore attività di prevenzione e repressione degli illeciti più comuni.
Il numero degli interventi di soccorso è aumentato rispetto allo scorso anno, ma gli eventi di maggiore gravità sono rimasti in linea con la stagione estiva 2018.
Statisticamente, il maggior numero degli eventi di soccorso ha riguardato situazioni dovute a scarsa esperienza o disattenzioni e facilmente prevenibili (sopravvalutazione delle proprie capacità natatorie, mancanza carburante, avarie al motore, ecc.). Tra gli interventi più rilevanti, la Capitaneria ricorda il soccorso nelle acque di Rimini ad un bagnante straniero che si era avventurato a nuoto al largo in condizioni marine avverse senza più riuscire a rientrare a riva.
Il numero dei controlli a terra e a mare è in linea con gli scorsi anni. C’è stato un incremento degli illeciti accertati. Gli illeciti amministrativi più comuni hanno riguardato violazioni all’ordinanza di sicurezza balneare ed al codice della nautica da diporto; molti i verbali elevati per comportamenti potenzialmente pericolosi all’interno della fascia di mare riservata alla balneazione. Gli illeciti di natura penale trasmessi alla competente Procura della Repubblica, invece, hanno riguardato principalmente reati di natura demaniale marittima.

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