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Tanti contro, pochi pro

"Riccione", il web film da record. Anche di stroncature

In foto: il web film Riccione
il web film Riccione
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 6 ago 2019 15:22 ~ ultimo agg. 16:50
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Il riscontro in termini di visualizzazioni è arrivato subito.  A due settimane dalla pubblicazione sul canale youtube della Rai, “Riccione” ha 1,3 milioni di visualizzazioni.  Ma da subito sono arrivate anche critiche e stroncature, nei commenti sotto il video ma in primis proprio dalla città che gli fa da scenario. Troppi cliché triviali: droga e sesso facile, sbronze epocali, doppi sensi. E Riccione che non ne esce proprio al meglio tra prostituzione, spaccio e operatori approfittatori: dai 45 euro per due lettini, ai 200 euro chiesti dal taxista per fare pochi metri. Il primo ad intervenire pubblicamente è stato il regista e rappresentante del PD riccionese Gianluca Vannucci: “fa male – ha scritto – vedere un prodotto del genere. Un’occasione persa per una Riccione che non si riconosce nella location, nei personaggi, nei colori e dove prostituzione, omofobia, scene di spaccio e un consumo smodato di alcol giocano un ruolo primario.” A stretto giro anche le aspre critiche di diverse associazioni di categoria della perla verde e dell’Arcigay che lo definisce “un pezzo di cialtroneria omofobica dove il personaggio gay è rappresentato beceramente come il solito stereotipo-macchietta molesto”. Il presidente Tonti attacca anche il comune e in particolare l’assessore Caldari che aveva parlato con entusiasmo della produzione, con un linguaggio che intercetta i giovani. “Solo chi non capisce niente di giovani – scrive Tonti – può pensare una cosa del genere”. Ieri anche l’intervento molto critico dell’assessore regionale al turismo Andrea Corsini: “un film imbarazzante che fa male a tutta la riviera. Da chi fa servizio pubblico non mi aspetto questo“. Oggi sia Caldari che Rai Pubblicità provano a difendere il prodotto. L’assessore parla di un registro ironico e paradossale pensato per far divertire, ma specifica anche che il web film non ha avuto il patrocinio e il sostegno dell’amministrazione.  Rai Pubblicità si dice sorpresa e dispiaciuta per la polemica. “Nella produzione non c’è nessun intento offensivo e sarebbe improprio creare collegamenti con temi e situazioni reali. Si tratta di intrattenimento nonsense di natura comica e di sottolineatura parodistica di luoghi comuni, che non rappresenta, ne ha mai avuto l’obiettivo di rappresentare in maniera realistica la città di Riccione“.

E’ un prodotto costruito per Youtube, spiegano ancora dalla Rai. Lo stesso Comune di Riccione lanciando il video aveva citato il successo del primo cult del genere, “Natale a Roccaraso”. Su Youtube oggi cliccando “Riccione” il primo video che appare è appunto quello del web film Rai, che ha scalzato dopo due anni Riccione dei Thegiornalisti (95 milioni di visualizzazioni). Ma seguendo l’invito a guardarlo coi criteri di Youtube e non come un “film” tradizionale, salta inevitabilmente all’occhio il dato dei dislike: 13mila rispetto a 57mila like. Il decantato “Natale a Roccaraso” ha 6.600 dislike a fronte di 78mila like. Nelle dinamiche di Youtube, la percentuale di quei pollici giù per Riccione è decisamente alta.