Indietro
menu
in viale dante

Maglie di Ronaldo taroccate sequestrate a Riccione

In foto: alcune delle t-shirt sequestrate
alcune delle t-shirt sequestrate
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
ven 30 ago 2019 15:59 ~ ultimo agg. 18:08
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

E’ stata ribattezzata “Operazione Ronaldo” perché gran parte della t-shirt della Juventus sequestrate dalla polizia Locale di Riccione avevano stampate sul retro il nome e il numero del campione portoghese. Tutto è partito da alcune segnalazioni, secondo cui alcuni negozi di viale Dante (per lo più  bazaar di chincaglieria) mettevano in vendita le maglie da gara di Juventus e Inter della passata stagione a prezzi stracciati: 30 euro contro gli 80 di quelle originali. Da qui il sospetto che si trattasse di prodotti tarocchi. Una contraffazione risultata però di ottima fattura ed effettuata con grande attenzione ai particolari, falsificando etichette e identificativi antisofisticazione. L’esame effettuato sui prodotti in vendita, tutti sequestrati e posti a disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato messo a punto con il supporto dei periti delle case madri, che hanno confermato la sospetta contraffazione. Sono 85 in totale le magliette di Juve e Inter sequestrate. 

Sei i negozi finiti sotto la lente d’ingrandimento della polizia Locale. Alcuni dei responsabili non hanno saputo giustificare la legittima provenienza della merce, evidentemente acquistata in nero sul mercato illegale. Tutti gli esercenti trovati in possesso di materiale contraffatto sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Rimini per i reati di introduzione nel territorio dello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione. Sono tuttora in corso le indagini per ricostruire l’intera filiera del falso e i canali di approvvigionamento della merce.

“Continua senza sosta l’impegno della polizia locale per contrastare la diffusione del fenomeno della contraffazione e commercializzazione abusiva della merce illecitamente riprodotta che provoca gravi danni al mercato e inganna la pubblica fede degli acquirenti – afferma l’assessore Elena Raffaelli -. L’operazione conferma il costante lavoro dedicato a fare rispettare le regole per il sostegno alla sola economia legale”.