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A Riccione

Barriere soffolte. Il progetto WMesh va avanti

In foto: barriere wmesh
barriere wmesh
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
mar 20 ago 2019 15:00
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Dopo la fase di sperimentazione durata due anni a Riccione va avanti il progetto WMesh, il sistema di barriere permeabili soffolte teso a difendere la costa e l’habitat marino. È stato approvato lo schema di convenzione tra il Comune di Riccione e Edil Impianti 2 srl per la seconda fase che prevede la rimozione della prima struttura e l’installazione di una nuova della lunghezza di da 100 metri, sul fondale davanti alla colonia Enel  in prossimità delle barriere soffolte . “L’obiettivo – spiega l’assessore al Demanio Andrea Dionigi Palazzi  – è di verificare se il nuovo posizionamento possa garantire il mantenimento delle opere di difesa della costa contrastando l’azione erosiva del mare, e proseguire l’azione di ripopolamento della fauna marina  e la tutela dell’ambiente in generale”. La fase uno è stata utile anche al fine di monitorare il fondale prossimo al manufatto ma un’analisi più completa e attendibile va effettuata su un’installazione più lunga.

La caratteristica della struttura artificiale WMesh è che, a differenza di quelle a sacchi, non richiede manutenzione.

Grazie all’impegno importante di Edil Impianti 2, una delle aziende di eccellenza del nostro territorio – prosegue l’assessore Dionigi Palazzi – possiamo proseguire con una sperimentazione utile e preziosa, raccogliere informazioni significative e contribuire all’arricchimento e alla tutela dell’ambiente marino”.

L’intero progetto vede la collaborazione della Regione Emilia-Romagna e dell’Università di Bologna, il supporto al monitoraggio da parte dell’associazione Blennius (Cooperativa Bagnini, Fondazione Cetacea e Sub Riccione) e la partnership di Edil Impianti 2, che ha l’esclusiva mondiale di questo modello e lo fornisce a titolo gratuito al Comune di Riccione che provvede ad individuare l’area più idonea e attiva tutte le procedure necessarie.