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A Palazzo Ghetti e al Castello

La Sagra Malatestiana omaggia il “Dialetto in musica”

In foto: Stal Mami
Stal Mami
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 15 lug 2019 15:37 ~ ultimo agg. 16 lug 08:33
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La Sagra Musicale Malatestiana, ospita per la sua settantesima edizione, una speciale sezione dedicata al ‘Dialetto in Musica’ che si apre con una versione di Stal Mami Reloaded, la celebre ‘farsa underground’ in dialetto riminese di Liliano Faenza nell’originale ideazione  di Fabio Bruschi con Lingue di Confine e Città Teatro.

Per la regia di Davide Schinaia lo spettacolo  sarà presentato sabato 20 e domenica 21 luglio – ore 21,30 – nel cortile di palazzo Ghetti e vedrà tra gli interpreti  Francesca Airaudo, Elisa Angelini, Mirco Gennari e Lorenzo Scarponi. Determinante l’apporto del Duo Barrique composto  da Tiziano Paganelli (fisarmonica) e  da Gioele Sindona (violino e mandolino e voce) per la parte musicale, con un repertorio canzonettistico che dalla risorgimentale ‘Addio mia bella, addio!’ passa alla passionale ‘Spagnola’, fino al leitmotiv di Stal Mami con l’inedita ‘Chèri al mi dòni’.

Scritta nel 1939, alla vigilia della guerra, da Liliano Faenza, diciassettenne studente di ragioneria, Stal Mami (Queste mamme) è un testo vivo ancor oggi  nel repertorio delle commedie dialettali riminesi. Nello spettacolo rivivono il paesaggio sonoro e musicale del mondo borghigiano da cui nacque il testo e rivive anche l’immaginario che fu fonte d’ispirazione per il giovanissimo autore, con gli strampalati personaggi e i luoghi caratteristici di allora, a cominciare daPalazzo Ghetti, la cornice dove Stal Mami Realoded debutta nell’ambito della Festa del Borgo San Giovanni,  grazie alla  collaborazione della Sagra Musicale Malatestiana con Zeinta de Borg, il Comitato Borgo San Giovanni e la Banca Malatestiana.

Il secondo appuntamento della sezione ‘Dialetto in musica’ è con La s-ciuptèda, lettura in musica dei monologhi, scritti da Gianfranco Miro Gori nel dialetto romagnolo di San Mauro e ispirati al misterioso assassinio del padre di Giovanni Pascoli, ucciso  nel 1867 da un colpo di fucile mentre faceva ritorno a casa attraversando le campagne tra Savignano e San Mauro. Con l’attrice Elena Bucci sul palco a Castel Sismondo martedì 6 agosto – ore 21,30 –  sono coinvolti nello spettacolo il clarinettista Paolo Ravaglia e il compositore Luigi Ceccarelli per l’elettronica e la regia del suono.

“Cresciuto con il mito delle avanguardie e con la pratica della tecnologia elettronica – racconta Ceccarelli  a proposito delle sue composizioni per lo spettacolo – sentivo Pascoli molto lontano da me. E invece scrivere quei pezzi è stata una gran bella esperienza che mi ha fatto scoprire quanta bellezza e modernità c’è ancora in quelle poesie, e quanto queste possano andare alla pari addirittura con la musica elettronica.  Date queste premesse, quando un anno fa Miro Gori mi ha proposto di scrivere una parte musicale per il suo testo La s-ciuptèda non potevo certo tirarmi indietro. Negli ultimi anni ho scritto una serie di musiche con testi in dialetto romagnolo e ho scoperto che il dialetto si adatta molto bene alla mia poetica musicale – e viceversa naturalmente. Penso che il dialetto e la mia musica abbiano in comune lo stesso senso atavico, l’espressività a volte anche dura, e sicuramente un certo senso epico”.

Costo biglietti: € 10,00

Prevendita: presso il Teatro Galli di Rimini tel. 0541.793811 dal martedì al sabato dalle 10 alle 14, martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17,30 e da un’ora e mezza prima dell’inizio degli spettacoli, presso le rispettive casse, compatibilmente con la disponibilità di posti.

Per informazioni: www.sagramusicalemalatestiana.it

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