Fidanzati minacciati di morte per un debito di droga, tre arresti


Il 21 luglio erano stati arrestati per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Condannati ad un anno e 8 mesi di reclusione (pena sospesa), erano tornati in libertà. Senza perdere tempo, si erano presentati sotto casa di una coppia cattolichina che aveva con loro un debito di droga (alcuni grammi di cocaina). Minacce di morte e anche un tentativo di estorsione al quale la coppia però non ha ceduto, recandosi dai carabinieri e denunciando i tre pusher. Antonio Persico, 36enne napoletano, Lorenzo Mancini, 27enne nato in provincia di Milano (entrambi condannati lo scorso luglio) e Erdit Bizzari, 32enne albanese, tutti e tre residenti da tempo a Cattolica, sono stati arrestati dai carabinieri della Regina, su ordine del gip Vinicio Cantarini, con l’accusa di tentata estorsione aggravata in concorso.
Il debito della coppia ammontava a 150 euro, ma i tre pusher ne volevano almeno il triplo. Nei 500 euro che pretendevano avevano calcolato gli interessi per il ‘ritardato pagamento’. Così sono iniziate una serie di minacce telefoniche, alcune delle quali a sfondo sessuale indirizzate alla ragazza, a tutte le ore del giorno e della notte. “Se non pagate, fate una brutta fine”, recitavano alcuni messaggi WhatsApp recapitati ai fidanzati, due 30enni del posto senza un lavoro fisso, accusati da Persico e Mancini anche di aver fatto la ‘spia’ e di aver collaborato coi carabinieri per farli arrestare. Per convincerli a pagare, i tre spacciatori ogni tanto si facevano vedere anche sotto la loro abitazione, come a dire: “Non ci dimentichiamo di voi”.
La coppia, in preda al panico, anziché cedere al ricatto, si è fatta forza e si è recata in caserma, dove ha consegnato ai carabinieri della tenenza di Cattolica i messaggi minatori ricevuti, poi finiti insieme ad un dettagliato resoconto dell’attività di spaccio dei tre pusher sulla scrivania del pm Paola Bonetti, che ha chiesto la misura cautelare del carcere. Una volta ottenuto il via libera da parte del gip, i militari li hanno rintracciati e condotti ai Casetti.