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Tari a Verucchio

Aumenti che fanno discutere. Le spiegazioni del Comune

In foto: Verucchio
Verucchio
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 7 lug 2019 17:52
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L’arrivo delle bollette Tari 2019, con conseguente aumenti per molti cittadini, ha scatenato un acceso dibattito social e più di un verucchiese si è presentato negli uffici comunali a chiedere delucidazioni. Tramite una nota la sindaca Stefania Sabba e l’assessore al bilancio Roberto Sandon ricostruiscono il percorso che ha portato ad adeguare la tariffa rifiuti.

Il Piano Economico Finanziario del servizio rifiuti per il 2019 – spiegano gli amministratori – è stato redatto nei primi giorni di dicembre 2018 tenendo conto dei costi comunicati da HERA e dei costi diretti del Comune. A questi sono stati aggiunti i costi dei nuovi progetti, quali il servizio di raccolta porta-porta nel centro di Verucchio già in fase di attuazione e quelli di altri progetti di riorganizzazione della raccolta dei rifiuti che saranno attivati nel corso del 2019” . Rispetto all’anno precedente il piano ha subito un adeguamento di circa il 10% (il 9,77% per la precisione) e l’incremento è stato distribuito sulle utenze domestiche e sulle attività economiche. “La tassa sui rifiuti (TARI) generata dal PEF, per legge deve obbligatoriamente coprire tutti i costi sostenuti per il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti e all’atto dell’emissione dei ruoli a carico delle utenze, si è tenuto conto di tutte le variazioni intervenute nel corso dell’anno per effetto di nuove utenze o di utenze in espansione che hanno aumentato il costo del servizioL’incremento medio della TARI è così passato al 12% circa e la sua distribuzione non è stata omogenea poiché si è preferito non gravare sulle attività economiche, su cui si era inciso di più in passato e che hanno così registrato un aumento medio del 7.5% vedendo salire a 14.5% medio quello per le utenze domestiche”.

E ancora “La tariffa è composta da una parte fissa con un coefficiente da moltiplicare per i metri quadri utilizzati e da una parte variabile calcolata in base ai componenti del nucleo famigliare. Per effetto della detta modulazione è aumentata la quota fissa sulle utenze domestiche. In sintesi, la parte variabile della tariffa è diminuita rispetto a quella del 2018, mentre è aumentata la parte fissa”

Di seguito gli aumenti su famiglie e attività

Nuclei famigliari:

–         1.344 hanno avuto incrementi medi fino al 10%

–         1.132 hanno avuto incrementi medi fra il 10 e  il 15%

–         808 hanno avuto incrementi medi fra il 15 e il 20%

–         815 hanno avuto incrementi medi oltre il 20%

 

Attività economiche:

–         132 hanno auto incrementi medi fino al 10%

–         45 hanno avuto incrementi medi fra il 10 e il 15%

–         17 hanno avuto incrementi medi fra il 15 e il 20%

–         18 hanno avuto incrementi medi oltre il 20%

Spiace ovviamente che qualche utente domestico si trovi più penalizzato e proprio per tale ragione voglio ricordare le misure messe in campo e quelle che stiamo studiando per venire incontro a ogni cittadino: in sede di approvazione del Pef abbiamo aumentato la soglia ISEE per l’esenzioni da 8.200 a 8.300 euro e confermato i 10.000 euro di premi sotto forma di sconti in bolletta per chi conferisce al Centro Ambiente. Senza dimenticare ovviamente la possibilità di rateizzazione” aggiunge la prima cittadina, rivelando in chiusura: “I nostri uffici sono a disposizione della popolazione per ogni chiarimento diretto.