Indietro
menu
Ridurre il consumo di suolo

Riserve della provincia su PSC Alta Valmarecchia: ridimensionare capacità edificatoria

In foto: Riziero Santi
Riziero Santi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 26 giu 2019 12:51 ~ ultimo agg. 17:02
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Previsioni di incremento demografico che non coincidono con l’attuale andamento e non completa aderenza alla legge regionale che disciplina Piano Operativo Comunale (POC) e Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE). Queste le riserve espresse dal presidente della provincia Riziero Santi sul PSC dell’Alta Valmarecchia.Non vogliamo fare le pulci ai Comuni – precisa – ma ci muoviamo nello spirito e nella direzione che da anni viene invocata quasi unanimemente. Dobbiamo ridurre il consumo del suolo e armonizzare la capacità edificatoria con le reali dinamiche demografiche, ponendo in primo piano la tutela del territorio, la sicurezza idrogeologica e il rischio sismico, escludendo quindi le previsioni di nuovi insediamenti residenziali e produttivi che siano in contrasto con vincoli o elementi di tutela.
Nello specifico, le riserve al sistema insediativo urbano riguardano il dimensionamento del PSC e l’individuazione del perimetro del territorio urbanizzato. I Piani Regolatori Generali vigenti sono dimensionati per un accrescimento di popolazione di oltre dieci mila abitanti (pari a quasi il 60% degli abitanti attuali) a fronte di un andamento demografico che nel periodo 2011-2015 ha segnato una continua diminuzione della popolazione. La provincia chiede pertanto una riduzione della capacità edificatoria coerente con il quadro demografico.

Le riserve riguardanti i centri storici e i nuclei storici isolati chiedono la perimetrazione dei nuclei rurali sparsi di interesse storico e la loro assimilazione normativa agli ambiti urbani consolidati di valore storico, una più puntuale definizione degli ambiti in deroga e una definizione più dettagliata degli interventi nei centri storici.

Altre riserve riguardano poi gli ambiti urbani consolidati per attività produttive e chiedono di prevedere per le aree intercomunali e comunali la qualificazione ad Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata, nonché di promuovere il recupero degli edifici produttivi dismessi. Per il territorio rurale le riserve sono relative alla sua articolazione e disciplina generale, al censimento degli edifici storici sparsi, agli edifici produttivi sparsi e incongrui. Le riserve chiedono infine di inserire tra i vincoli del PSC i corridoi infrastrutturali del PTCP e di eliminare le previsioni locali prive di valutazioni ambientali che contrastano con ambiti tutelati