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E Morolli risponde a Salvini

Vaccini: distretto di Riccione indietro sulla copertura

di Serena Saporito   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 7 mar 2019 15:49 ~ ultimo agg. 18:02
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Rimini fanalino di coda in Regione sulle vaccinazioni, ma leggendo i dati della provincia divisi per distretto, si notano differenze significative da zona a zona. In generale la copertura più bassa la registra il vaccino- non obbligatorio – MPR (morbillo, parotite, rosolia): a livello provinciale copre l’89,9 per cento dei bambini residenti al 24esimo mese di età.

Guardando al dato (diffuso dalla Regione) della copertura per distretto, si vede che l’mpr ha una copertura dell’89,6% nel distretto riminese (che comprende Rimini, Santarcangelo e Valmarecchia, Torriata); mentre nel distretto di Riccione (che comprende Riccione, Cattolica, Misano, Coriano e Valconca) la copertura è all’85,8%.

La copertura per le altre vaccinazioni (polio, difterite, tetano, epatite B e anti Hib) si attesta tra il 93 e il 94% a livello provinciale.

Intanto, l’assessore riminese alla Scuola Mattia Morolli interviene a commento della richiesta da parte del vicepremier Salvini di un decreto per consentire la frequenza di nidi e materne per i bambini non vaccinati dopo il 10 marzo (data di scadenza per la presentazione delle certificazioni di avvenuta vaccinazione). “L’entrata a gamba tesa del Governo sul tema dei vaccini non aiuta certo chi deve organizzare le attività didattiche e i relativi servizi, contribuendo a generare nuova confusione e indeterminatezza” dice Morolli.

L’assessore spiega di riportare le preoccupazioni espresse dai direttori didattici con cui si è confrontato. Morolli ricorda poi la questione dei bimbi immunodepressi e della tutela dei più deboli. L’assessore ricorda che la legge vigente sui vaccini è ancora la Lorenzin, grazie alla quale il Comune prosegue i suoi controlli: controlli che hanno portato a una ventina di denunce. “Grazie a questo siamo riusciti ad innalzare sensibilmente la percentuale di bimbi riminesi vaccinati, recuperando in buona parte il gap storico. Certo, rimane ancora molto da fare, per questo è importante continuare quanto già avviato per allinearci alla media regionale” conclude Morolli.