Caso Sarti sempre più intricato. Le Iene rilanciano
Una vicenda che, oltre alla questione centrale dei bonifici annullati, si complica con nuove situazioni tutte da verificare, da presunte malattie a non meglio precisati video privati. Le Iene sono tornate sul caso Rimborsopoli del Movimento 5 Stelle, che era stata proprio la trasmissione di Italia Uno a sollevare, con un ampio servizio di Filippo Roma che già dal titolo non va per il sottile: “Come ha speso i soldi l’indomabile furbetta a 5 Stelle?”
Filippo Roma ripercorre tutti i casi sollevati sulla Rimborsopoli pentastellata, verificandoli uno a uno con gli interessati, per poi arrivare a quello più scottante della Sarti. C’è una telefonata a Tibusche, dalla quale si intuisce che l’ex compagno e collaboratore si sente sicuro di poter affrontare una nuova fase processuale. Poi Roma va da Rocco Casalino, che nega di avere indotto la Sarti a denunciare Tibusche pur sapendo che non fosse colpevole. Ma i messaggi whatsapp che lo dimostrerebbero non sono più nel suo telefono, già cancellati per liberare la memoria. Poi, dal telefono del portavoce del 5 Stelle (dopo qualche peripezia, in quanto scarico) parte una chiamata alla stessa Sarti, che si trova in aula. La Sarti è tesa, a sua volta nega di avere ricevuto pressioni per denunce infondate a Tibusche e parla di una telefonata in cui Tibusche le avrebbe parlato di una sua grave malattia. L’inviato chiede, invano, un incontro. Ma da lì a poco, spiegano Le Iene, sarebbero arrivate le dimissioni della Sarti dalla presidenza della Commissione Giustizia.
Nell’ultima parte del servizio parlano di riferimenti di Tibusche, in chat con un amico, a presunti video privati e ai “video controlli di Dedo e Luca” dei quali Tibusche vorrebbe parlare con la Sarti prima della denuncia. Dopo oltre venti minuti di servizio, Filippo Roma chiude con una serie di interrogativi, tra i quali: “L’onorevole è vittima di una brutta storia di video privati finiti in mano sbagliate? Dedo e Luca chi sono? E sapevano di essere video controllati?”