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Riccione, parla il sindaco

Chiusura Cocoricò. Tosi a De Meis: i danni dovremmo chiederli noi

In foto: Renata Tosi
Renata Tosi
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura 2 min
Mar 18 Dic 2018 12:58 ~ ultimo agg. 19 Dic 11:34
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Nessun accanimento nei confronti del Cocoricò o di altri ma solo la volontà di far rispettare il principio secondo cui chi non adempie alla compartecipazione fiscale di una comunità non ne debba fare parte. Il sindaco di Riccione Renata Tosi, ai microfoni della trasmissione di Icaro Tempo Reale, conferma la linea dura nei confronti di chi (locali o attività produttive) non paga la Tari. Ieri è scattato il provvedimento di chiusura per 90 giorni nei confronti del Cocoricò che deve al Comune 80mila euro per il solo 2018. Un provvedimento che, però, non convince Fabrizio De Meis, amministratore della società che gestisce la discoteca che ieri, in una nota, ha ricordato come fosse partito con l’amministrazione un percorso di rateizzazione dei pagamenti. “Gli accordi a cui fa riferimento si stringono in due – dice il sindaco – con una richiesta ed una accettazione. Già lo scorso anno mi ha preso in giro in questi termini e la questione finisce qua. A Riccione la prima rata della Tari è ad aprile”. De Meis, che aveva già previsto un ricorso al Tar per un presunto errore di calcolo delle superfici tassabili, teme gli effetti del provvedimento sul Capodanno, paventando una richiesta danni ma spiegando che l’evento non è a rischio. Di tutt’altro avviso il sindaco: “Io non ne sarei così sicura. Non ci sarà alcuna tolleranza. Mi fa strano leggere oggi di tutta la disponibilità di De Meis a pagare, cosa che non ha mai fatto da quando sono sindaco, solo perché è a rischio il Capodanno. A Riccione questi imprenditori non interessano. I danni dovremmo chiederli noi”.
Per i mancati pagamenti della Tari è scattata la chiusura anche per lo Yellow Factor. Il locale nato sulle ceneri del Night La Perla, sequestrato alla Mafia e seguito dal curatore fallimentare, era stato affidato ad una associazione e chiamato a riqualificare un’area importante della città. Pronto un colpo di spugna. “Probabilmente scatterà la risoluzione del contratto e l’avvio di un nuovo percorso. Stiamo già lavorando con il curatore” spiega la Tosi.

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