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Lo studio Unimore in consiglio

Inceneritore. Insieme per Coriano attacca amministrazione: altezzosa e arrogante

In foto: l'inceneritore di Raibano
l'inceneritore di Raibano
di Redazione   
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ven 30 nov 2018 17:32 ~ ultimo agg. 1 dic 11:00
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Ieri in consiglio comunale a Coriano è stato presentato lo studio che il comune corianese, insieme a quello di Riccione, aveva commissionato nel 2016 all’Università UniMoRe sull’impatto dell’inceneritore di Raibano: i limiti delle emissioni, aveva anticipato il sindaco Spinelli a Tempo Reale, sono nei limiti di legge ma l’invito è a diminuire il numero di impianti in Regione. Dalla minoranza arrivano però critiche sul modus operandi. “Apprendere soltanto qualche giorno prima, al momento della convocazione, che in consiglio comunale sarebbero stati resi noti i risultati sulle analisi del Termovalorizzatore – attacca la lista Insieme per Corianoconferma ancora una volta quanto poca sia la considerazione di questa amministrazione non solo nei confronti dell’opposizione ma dell’intero organo consiliare”. All’assessore Ugolini che li aveva bollati come irresponsabili i consiglieri di minoranza rispondono di avere “semplicemente troppa considerazione del nostro incarico per credere che il ruolo di un’opposizione si riduca ad una ratifica delle scelte prese dal sindaco, declinate come al solito sotto forma di passerella mediatica”. Insieme per Coriano definisce “altezzoso e arrogante” l’atteggiamento dell’amministrazione e l’accusa “di tagliare fuori dal processo decisionale un’intera parte di città, fatta di cittadini e associazioni che da anni si battono sul territorio.“Uno studio così importante (che ricordiamo è costato oltre 70mila euro), su un tema assolutamente impattante per la collettività, non può essere liquidato con quattro slide. Senza nemmeno dare ai consiglieri comunali la possibilità di analizzare e studiare le carte”. I consiglieri di minoranza chiedono poi che fine abbia fatto “la valutazione epidemiologica prevista nella proposta originale di Unimore?” “Quesiti fondamentali – concludono – che non hanno trovato risposta. Quando sarebbe bastato soltanto un coinvolgimento maggiore da parte dell’Amministrazione, nel pieno rispetto del ruolo del consiglio comunale”.