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Rimini Social

Piano di Zona Distretto sud: 21 milioni di investimenti nel 2018

In foto: il Municipio di Riccione
il Municipio di Riccione
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 26 set 2018 18:29
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Via libera in consiglio comunale a Riccione al Piano di Zona per la salute e il benessere sociale del distretto sud 2018-2020. Anziani, disabili, minori, famiglie disagiate e situazioni di povertà vengono sviluppate e affrontate nel Piano per un investimento complessivo nell’ambito dei Comuni del Distretto di oltre 21 milioni di euro per il 2018, di cui oltre 400mila euro per fare fronte ai situazioni di povertà, 700.000 euro per il reinserimento lavorativo di persone fragili, oltre 11 milioni di euro per le persone non autosufficienti, a questi si aggiungono specifici fondi per oltre 100.000 riservati a progetti di autonomia per disabili, 5 milioni di euro per le prestazioni sanitarie erogate per le persone non autosufficienti.

Il nuovo piano di zona – afferma il vice sindaco e assessore ai servizi sociali Laura Galli – non è un documento astratto, ma al contrario, è frutto di un corposo lavoro di concertazione con i comuni del Distretto di Riccione per porre il pubblico strettamente a contatto con le associazioni di volontariato, i centri di aggregazione della città, il Centro per l’Impiego, l’Ausl e le organizzazioni sindacali. A noi preme dare risposte alle persona più bisognose: disabili, anziani, famiglie, singoli che versano in condizioni di difficoltà, anche economica. Basti pensare al disagio abitativo e alla mancanza di una casa, anticamera di un processo di malessere particolarmente difficile da sostenere senza un adeguato sostegno. Così come all’accoglimento di persone senza fissa dimora con problematiche di salute mentale o in situazioni di disagio abitativo cronico: il Piano, in questo caso, mette in campo interventi di Housing first ovvero l’inserimento di queste persone in appartamenti indipendenti”.

Nello specifico per la città di Riccione è inserito nel Piano di Zona l’Emporio Solidale destinato a sostenere cittadini che versano in stato di estrema difficoltà e disagio socio-economico con la raccolta e distribuzione di beni alimentari attraverso il coinvolgimento del terzo settore e del mondo imprenditoriale. Per quanto riguarda invece gli anziani, verranno organizzate nuove forme di partecipazione con i Centri di Buon Vicinato e centri di aggregazione nel territorio comunale con iniziative di contrasto alla solitudine come laboratori, attività motoria e turismo sociale.

Siamo soddisfatti – chiude il vice sindaco Galli – per la nuova metodologia adottata consistita in una strategia di rete tra tutti i soggetti, la forte connotazione sulla sussidiarietà, anzichè il mero assistenzialismo, e l’elaborazione di progetti di vita indirizzati a guidare la fuoriuscita delle persone da periodo di crisi. Ogni servizio messo in campo sarà inoltre monitorato attentamente per valutare efficienza e capacità di dare risposte concrete alle persone.