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Attualità Provincia

Caminetti vietati dal primo ottobre. Forza Italia chiede passo indietro

di Andrea Polazzi   
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sab 1 set 2018 09:50 ~ ultimo agg. 2 set 09:38
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In base a quanto sancito dal Piano Aria Integrato Regionale dal primo ottobre prossimo sarà vietato l’uso delle stufe a legna o pellet e dei focolari aperti (i tradizionali caminetti). Un divieto che tocca i comuni sotto i 300 metri di quota e che nel 2018 riguarderà stufe e camini con prestazioni emissive al di sotto delle 2 stelle per estendersi nel 2019 anche a quelli al di sotto delle 3 stelle. Un provvedimento “assurdo” e “illogico” secondo Forza Italia che ricorda come in provincia di Rimini i nuovi vincoli interesseranno 14 Comuni su 25. Gli azzurri puntano il dito anche sul “pochissimo preavviso” e chiedono che le nuove norme vengano applicate solo per le nuove installazioni.

Non si possono imporre, dall’oggi al domani, simili e repentini cambiamenti alle famiglie – si legge in una nota firmata dagli eletti del territorio –. Qui parliamo dei tradizionali caminetti che tante famiglie hanno in casa, stufe a legna, per intenderci le cucine economiche “della nonna”, ma anche le stufe a pellet o a legna che vengono usate per riscaldarsi e che andranno sostituite con stufe certificate dal costo stimato di 4000 euro o anche più. Con il rischio di sanzioni nel caso non ci si dovesse adeguare. Tra l’altro la certificazione “a stelle” ci risulta essere piuttosto recente e c’è il rischio che anche impianti relativamente nuovi non siano stati ancora classificati pur essendo a norma”. Alla Giunta dell’Emilia Romagna Forza Italia chiede di eliminare l’obbligo per ciò che già esiste e di limitarlo solo alle nuove installazioni così come fatto, per esempio, per le automobili. “Non ci sembra – prosegue la nota – infatti che per le auto abbiano imposto la sostituzione in toto dei veicoli inquinanti e non capiamo perché si voglia procedere in questa direzione per stufe e camini e con tanta fretta. Andrebbe ripensata, tra l’altro, l’individuazione della soglia di altitudine perché le condizioni di ventilazione delle vallate, così come quelle nelle località marittime, sono decisamente più favorevoli che altrove”. Gli azzurri formalizzeranno a breve le richieste con una apposita interrogazione in Regione anche alla luce delle “tante sollecitazioni che stanno arrivando, da più parti, da tanti Comuni giustamente preoccupati per questi nuovi obblighi a carico dei cittadini. Avremmo voluto un confronto preventivo che purtroppo non c’è stato“. Se non si troveranno soluzioni condivise, Forza Italia annuncia una campagna capillare di sensibilizzazione con raccolta di firme.

Le misure antismog al via dal primo ottobre

Il dettaglio su stufe e camini