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Attualità Economia

Mercato immobiliare. Prezzi in calo ma alti, aumentano le compravendite

In foto: repertorio
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di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 17 mag 2017 12:56 ~ ultimo agg. 18 mag 09:32
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Domanda in crescita e prezzi in calo. Detta così la situazione del mercato immobiliare in provincia di Rimini sembrerebbe volgere al bello per chi deve comprare casa. In effetti alcuni segnali incoraggianti si notano ma se a livello regionale, in base ai dati di maggio 2017 dell’osservatorio di mercato casaCasa.it, la crescita media della domanda di abitazioni sale dell’11,5% rispetto ad un anno fa, a Rimini il dato è solo del +3,3 (peggio in Emilia Romagna fanno solo Modena e Ravenna). Per quanto riguarda il costo al metro quadro invece si registra mediamente in regione una crescita media dello 0,6% con un prezzo che si attesta a 1.790 euro. Rimini segna il calo più consistente (-1,5%) ma le abitazioni continuano ad essere “care”: ben 2.600 euro al metro quadro, dietro solo al Bologna con 3.050. Il budget medio a disposizione delle famiglie riminesi per l’acquisto è di circa 206mila euro contro una media regionale di 143.000.
compravenditeChe il settore immobiliare stia lentamente uscendo dalla crisi lo testimoniano anche i dati dell’Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate. Nel corso del 2016 le compravendite in provincia nel settore residenziale sono state 2.750 rispetto alle 2.296 del 2015. Si tratta di transazioni normalizzate, vale a dire ponderate rispetto all’effettiva quota di proprietà oggetto di compravendita. Una crescita, quella riminese, in linea con i dati regionali dove comunque resta fanalino di coda per numero di transazioni. L’osservatorio mette in luce anche la percentuale di immobili di tipo abitativo movimentati nel corso del 2016: in provincia sono stati l’1,55% del totale. Si tratta del dato più basso in Emilia Romagna (insieme a Forlì-Cesena) dove la media si è attestata all’1,82%. Da segnalare però che si tratta comunque di una percentuale in crescita: basti pensare che nel 2013, picco della crisi di settore, le transazioni avevano riguardato a Rimini appena lo 0,3% degli immobili.