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Politica Riccione

Ex colonie. La candidata Vescovi: azione legale per danno d’immagine alla città

In foto: Sabrina Vescovi
Sabrina Vescovi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 17 mag 2017 19:01
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Campeggi, colonie, erosione, regolamenti. Questi alcuni dei temi affrontati nell’incontro tra la candiata di Pd, Immagina Riccione e SiAmo Riccione Sabrina Vescovi nell’incontro con gli operatori di spiaggia della zona sud. Unanime il plauso al maxi progetto del Club del Sole per i camping, mentre “da affrontare il tema delle ex colonie in stato di abbandono – dice la candidata – con l’avvicinarsi della stagione estiva sempre più dormitori di fortuna. Si tratta di strutture, proprietà private, che stanno letteralmente cadendo a pezzi, in qualche situazione un vero e proprio pericolo pubblico. Oltre ad intervenire con ordinanze contingibili e urgenti per riportarle ad un decoro urbano, con la prossima giunta andrà subito valutata un’azione legale per danno d’immagine alla città. Non possiamo più permetterci di dare l’idea di una Riccione in degrado, decadente.”

In tema di spiaggia a preoccupare gli operatori dell’area sud è l’erosione. “Gli interventi in corso – spiega la Vescovi – tecnicamente non sono ancora qualificabili come opere di difese della costa, siamo piuttosto nella fase della sperimentazione, come confermato dagli esperti della materia nel corso del convegno a tema – “Barriere sommerse permeabili, nuove strategie per la difesa della costa”, organizzato dall’associazione Blennius – a cui ho partecipato qualche giorno fa. L’unica soluzione garantita, ad oggi, resta il ripascimento, che andrà programmato con la Regione in maniera sistematica.

Altro argomento di discussione il demanio antico. “L’amministrazione Tosi – ricorda la Vescovi – ha commissionato una perizia per una valutazione che fosse funzionale alla possibilità di acquisito delle aree. In qualche caso si tratta di piccoli frustoli, in altri addirittura di estesi fronti di spiaggia. Comunque saltano fuori cifre fuori mercato. Un piccolo pezzetto di spiaggia dietro la cabina del bagnino può arrivare a costare 60-80mila euro… Su quella stima andranno fatti degli approfondimenti per arrivare a rivederla al ribasso. E’ interesse prima di tutto della città sbloccare situazioni che permettano una maggiore tranquillità a chi sulla spiaggia ha sempre investito.”

Dagli operatori della zona sud è arrivata anche la richiesta alla candidata di rivedere l’ultimo regolamento per la gestione dei servizi accessori in spiaggia. “Credo che quanto avvenuto qualche giorno fa, il lancio di pesce marcio contro la zona tavoli di un locale sulla spiaggia – conclude – sia un ulteriore segno dell’urgenza di riaprire il confronto con le categorie interessate e definire un nuovo disciplinare. Questo tipo di conflittualità non fa bene a Riccione“.