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Sanità Santarcangelo

Senologia Franchini. Amministrazione Santarcangelo chiede garanzie a Lovecchio

In foto: l'ospedale Franchini
l'ospedale Franchini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 19 nov 2016 15:15 ~ ultimo agg. 20 nov 14:47
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Il sindaco di Santarcangelo Alice Parma e l’assessore ai Servizi sociali e sanitari, Danilo Rinaldi, hanno incontrato venerdì il direttore sanitario dell’AUSL Romagna, Saverio Lovecchio, nell’ambito del confronto tra Amministrazione comunale e Azienda sanitaria in merito alla riorganizzazione ospedaliera attualmente in corso.

A seguito della Conferenza Territoriale Socio-Sanitaria dello scorso 15 novembre, che ha individuato nel 10 dicembre prossimo il termine per l’approvazione delle Linee di indirizzo per la riorganizzazione nell’ambito dell’Area Vasta Romagna, sindaco e assessore oltre a sostenere la conferma del direttore generale Marcello Tonini alla guida dell’Ausl ed esprimendo aprrezzamento per il percorso fin qui compiuto, hanno chiesto un incontro con la direzione sanitaria per proporre alcune osservazioni in merito alla bozza del documento stesso.

In particolare, a Lovecchio – che ha recepito le osservazioni dell’Amministrazione comunale – è stato chiesto di inserire nelle Linee guida di un riconoscimento esplicito dell’autonomia dell’Unità Operativa di Senologia dell’ospedale “Achille Franchini” di Santarcangelo, sostituendo la definizione di “articolazione” con quella di “Unità Semplice” e specificando il mantenimento dell’attuale organizzazione dell’equipe chirurgica che si è distinta per gli importanti risultati raggiunti in questi anni.

Come già fatto presente in altre occasioni all’Azienda sanitaria, inoltre, sindaco e assessore hanno ribadito la richiesta – fatta propria dall’Azienda – di mantenere un numero di posti letto chirurgici adeguato a garantire sia l’attività senologica che quella chirurgica di medio-bassa complessità per mantenere gli standard qualitativi e quantitativi ormai consolidati dell’ospedale “Franchini”.


“Il nostro obiettivo primario è garantire per tutte le donne il mantenimento di un percorso di cura identico a quello attualmente garantito dalla Brest Unit in ambito provinciale, così come sostenuto con forza dalle associazioni che in questi anni si sono battute in questa direzione – spiega il sindaco Alice Parma – in modo che l’eccellenza raggiunta diventi un modello per l’intera Area Vasta. Come sindaco, ma anche come donna, vigilerò affinché non vengano modificati gli standard qualitativi e quantitativi ottenuti nel tempo sul territorio riminese, con una particolare attenzione all’approvazione delle Linee guida ma continuando a vigilare in attesa del Piano Attuativo Locale (PAL), che determinerà l’attuazione concreta e specifica della riorganizzazione sul nostro territorio. Lasciamo la polemica politica a chi sta cercando di intestarsi una battaglia – conclude il sindaco – che l’Amministrazione comunale porta avanti da anni, nel quadro complessivo della sanità pubblica regionale e con il solo interesse di tutelare la qualità e quantità dei servizi resi ai cittadini. Riconosciamo invece il merito di quelle forze politiche che in maniera coerente hanno lavorato per il perseguimento dell’obiettivo, a partire da quanto portato avanti con il documento unitario sugli ospedali ‘Franchini’ e ‘Sacra Famiglia’ approvato nei Consigli comunali dell’Unione Valmarecchia”

“Allargando le valutazioni alla riorganizzazione ospedaliera nel suo insieme – aggiunge l’assessore Rinaldi – va sottolineato che il ‘Franchini’ potrà contare per la prima volta su un’auto medica 24 ore su 24, rinforzo fondamentale per la rete di emergenza/urgenza a servizio dei cittadini, nonché sull’implementazione della dotazione di nuovi posti letto per le cure intermedie che andranno a completare i servizi della Casa della Salute. Quest’ultimo risultato va nella direzione di una crescente integrazione tra servizi sociali e sanitari, che sta diventando realtà proprio a Santarcangelo dopo anni di ipotesi e proposte, rendendo l’ospedale ‘Franchini’ – conclude l’assessore – un modello di integrazione socio-sanitaria per tutto il territorio, e mantenendo al tempo stesso il livello di eccellenza raggiunto in particolare per quanto riguarda la chirurgia senologica”.