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Politica Provincia

Riordino province. Vitali: si naviga a vista, regole uguali per tutti

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mar 2 ott 2012 13:05 ~ ultimo agg. 00:00
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Dopo l’approvazione del riordino da parte del Consiglio delle Autonomie Locali, arriva ora quella che molti definiscono la parte più complicata: la distribuzione delle funzioni. E crescono le preoccupazioni per il futuro.
“Stiamo navigando a vista – dice Vitali – si va avanti a forza di slogan. Ma non ci sono certezze su tanti aspetti: a chi passeranno le funzioni, da chi e se arriveranno mai i soldi, quale sarà la riorganizzazione degli uffici dello Stato. L’unica cosa che preoccupa il Governo mi sembra quella di dare in pasto la pillola alla popolazione.”
Secondo il presidente della provincia i maggiori problemi finiranno per pesare sui comuni più piccoli. “Non si tratta di una difesa della poltrona, la mia preoccupazione è per il 70% dei comuni che vedevano nella provincia un perno su cui fare girare alcuni servizi e da cui avere alcune garanzie: dalle strade provinciali all’edilizia scolastica, dalla formazione all’agricoltura. Anche perché al momento le Unioni di Comuni (che non sono un’idea sbagliata) non stanno funzionando e senza provincia verrà a mancare la cabina di regia. Potrebbe scattare una fase di anarchia. Così com’è la riforma è uno slogan per non guardare agli altri sprechi.”
Vitali chiede poi di “non caricare i comuni di nuove funzioni perché non avrebbero i soldi, le capacità e le possibilità per realizzarle”.
Nonostante le polemiche estive, il vero problema non è quello del capoluogo. “Per me – dice Vitali – il capoluogo potrebbe essere anche a Case Murate o a Pievestina. Basta che sia baricentrico rispetto alla provincia nuova. Il problema è dove andranno le funzioni ed i servizi, come si organizzerà la sanità in area vasta, come si organizzerà l’ordine pubblico. Questa partita esula dalle funzioni delle province, ma dovremo prenderla in mano politicamente per il bene del territorio. Ma anche su questi temi si naviga a vista.”
Intanto mentre l’Emilia Romagna, insieme a poche altre, ha già presentato la sua proposta di riordino, molte altre regioni hanno presentato ricorsi e preso tempo. “Se alcune province si salvassero per questo sarebbe uno scandalo – attacca Vitali – dobbiamo pretendere che le regole siano uguali per tutti”.
Intanto “dobbiamo anche lavorare sul personale e mantenere alte le motivazioni e la qualità dei servizi. Parallelamente dovremo lavorare con le altre province per capire dove posizionare i vari uffici.”
Ma, spiega Vitali, tenendo conto che Rimini in questi 20 anni è cresciuta ed ha alzato la testa, “non si compra più con un tozzo di pane”.