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Riccione Turismo

Mondiali Master: un'edizione record su cui gli albergatori non hanno scommesso

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gio 14 giu 2012 14:41 ~ ultimo agg. 00:00
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Un durissimo banco di prova per lo staff della Polisportiva di Riccione a quanto sembra superato. “Fino a questo momento abbiamo raccolto pareri solo positivi”, ha dichiarato Andrea Prayer della Federazione Italiana Nuoto, “gli atleti sono rimasti colpiti dalle strutture e dall’organizzazione e molti di loro erano già stati a Riccione nella precedente edizione del 2004, se oggi sono ancora qui è una grande conferma”. Una soddisfazione condivisa dal Presidente della Polisportiva Comunale di Riccione Giuseppe Solfrini “stiamo lavorando a ritmi frenetici, l’impianto apre alle 6.00 del mattino ed è capitato di terminare le gare anche oltre le 23.00. Tutto il personale della polisportiva e i 150 esterni coinvolti sono stati fantastici e ci tengo fin d’ora a ringraziarli”.
Intanto in attesa della gara di fondo che chiuderà sabato e domenica i mondiali Master alla spiaggia del Marano (2316 iscritti, altro record infranto) tiene banco la polemica sollevata dall’associazione degli Albergatori di Riccione. Il Presidente Bruno Bianchini lamentando un mancato coinvolgimento delle strutture riccionesi ed una conseguente perdita di presenze ha in qualche modo smorzato i toni positivi degli organizzatori. Firmatour e Promhotel, responsabili dell’aspetto ricettivo, assicurano però di aver invitato tutti gli alberghi riccionesi a far parte, versando una quota dai 200 ai 500 euro, del gruppo pubblicato sul sito internet ufficiale della manifestazione. “Hanno aderito solo 52 alberghi” precisa Firmatour “forse sottovalutando l’evento o magari pensando di poter comunque ospitare gli atleti”. Così è stato però solo in parte perché almeno un 40% ha scelto di soggiornare in altre località o in appartamento. “Non vogliamo assolutamente lavorare contro il territorio” ha chiosato Solfrini della Polisportiva “oggi abbiamo la consapevolezza di avere una struttura e competenze di primo livello per il futuro sarebbe utile lavorare sempre di più di squadra”.