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Provincia

Bellaria in Unione comuni Valmarecchia? Ceccarelli: ne ho letto solo su stampa

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sab 16 giu 2012 11:19 ~ ultimo agg. 00:00
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Coniugare il rispetto dell’identità dei comuni con le esigenze di buona amministrazione. Il sottosegretario all’interno Saverio Ruperto ha sintetizzato così il disegno di riforma delle autonomie locali in discussione nella prima commissione del Senato. L’occasione è stata il convegno nella Sala del Giudizio del Museo della Città organizzato dalla Prefettura riminese. I comuni sotto i mille abitanti (Maiolo e Casteldelci nel riminese) e quelli fino a 3mila in montagna e a 5mila in pianura (10 in provincia) saranno chiamati alla gestione associata dei servizi. La prima scadenza è il 30 settembre, sempre che la Carta delle Autonomie non venga rivista. Dal sottosegretario sono infatti arrivate aperture sulla proposta dell’Anci che, per voce ieri del suo coordinatore nazionale Dimitri Tasso, è tornata a chiedere di trasformare l’obbligatorietà (dell’esercizio associato delle funzioni) in una scelta volontaria e di equiparare i comuni più piccoli a quelli tra 1000 e 5000 abitanti. L’obbligatorietà potrebbe avere infatti ripercussioni negative su alcuni comuni che potrebbero trovarsi a dover rientrare nel patto di stabilità.
Intanto in provincia ci si sta già muovendo verso un Unione a 11 comuni che dovrebbe associare le funzioni dei 4 della Valmarecchia e dei 7 dell’Alta Valle. “Sarebbe un dato politico e amministrativo importante – dice il sindaco di Santarcangelo Mauro Morri, tra i relatori del convegno – perché potrebbe portare a spendere di meno, ad avere importanti contributi dalla regione e ad omogeneizzare i servizi in tutta la Valle. Sarebbe importante anche perché andremmo ad assumere anche una dimensione di oltre 50mila abitante come Unione di comuni e oltre 4mila imprese.”
Proprio la regione sta lavorando ad una legge (che dovrebbe arrivare a breve) per definire l’ambito territoriale ottimale per l’esercizio delle funzioni associate che dovrebbe coincidere con i distretti socio sanitari. L’Unione ad 11 potrebbe quindi diventare a 12 con Bellaria. Ipotesi già avanzata nei giorni scorsi in un convegno organizzato dal Pd con ospite la vicepresidente dell’Emilia Romagna, Simonetta Saliera.
“Finora di queste cose ho appreso solo dai giornali – dice il sindaco di Bellaria Enzo Ceccarelli, ieri nella platea del convegno – e seguo la questione da spettatore. Certo che un comune come il mio ha una situazione diversa da altre realtà: noi abbiamo circa 20mila abitanti in inverno che diventano 80mila nella stagione estiva. Per poter quindi rendere efficace questo eventuale risparmio di cui si parla, mettere insieme in modo efficace i servizi e migliorare la qualità di quello che si offre ai cittadini serve un lavoro di gruppo con gli altri comuni per conoscere anche le loro esigenze.”

(nella foto Enzo Ceccarelli)