Prevedere gli impatti delle tempeste marine. Se ne parla in un convegno
Obiettivo del progetto è quello di sviluppare strumenti on-line per la previsione degli impatti morfologici prodotti dalle tempeste marine.
La nota stampa
A Riccione un importante convegno sull’erosione costiera causata dalle mareggiate
Il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Ferrara presenta il progetto MICORE: “La previsione e la gestione dei rischi costieri da mareggiata: un sistema di allerta morfologico”
L’obiettivo degli scienziati: studiare, prevenire e gestire con un sistema di allerta on-line l’impatto delle mareggiate sulla costa
Mercoledì 8 giugno al Palazzo del Turismo di Riccione
Si chiama MICORE, acronimo di Morphological Impact and Coastal Risks induced by Extreme Storm Events, ed è un progetto di ricerca finanziato nell’ambito del 7° Programma Quadro sulla previsione e la gestione dei rischi costieri da mareggiata.
Il Progetto MICORE, coordinato dal Prof. Paolo Ciavola del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Ferrara, verrà presentato nel corso di una Conferenza finale che si terrà mercoledì 8 giugno alle ore 8,30 nel Palazzo del Turismo a Riccione (piazzale Ceccarini, 11).
“Questo progetto – afferma il Prof. Ciavola – è finalizzato allo studio dell’impatto delle mareggiate sulle coste ed integra meteorologia, geomorfologia, ingegneria costiera e impatto socio-economico.
Lo scopo principale del lavoro è stato quello di sviluppare strumenti on-line per la previsione degli impatti morfologici prodotti dalle tempeste marine. Le aree di studio e sperimentazione sono state nove, per l’Italia è stato considerato l’intero litorale emiliano-romagnolo, con un monitoraggio specifico nella zona compresa tra Savio e Lido di Dante. I partner del progetto sono sedici con l’Università di Ferrara come Coordinatore, il Consorzio Ferrara Ricerche la Regione Emilia-Romagna ed altri dodici tra Università e Istituti di ricerca europei”.
MICORE è il primo progetto finanziato dall’Unione Europea sul tema della previsione dell’impatto delle mareggiate ed è riuscito a produrre un prototipo di sistema di allerta che potrà essere applicato su scala europea. Come afferma il Prof. Ciavola-“nel contesto delle variazioni climatiche diventa importante poter prevenire l’impatto di eventi meteomarini estremi, abbiamo imparato molto da disastri naturali come l’uragano Katrina negli Stati Uniti nel 2005 e nel 2011 anche paesi europei come la Francia hanno dovuto fare i conti con perdite di beni e di vite umane in seguito all’impatto della tempesta Xynthia. Un aspetto importante nell’ambito del progetto è stato il trasferimento delle conoscenze verso enti preposti ad azione di protezione civile, per cercare di sensibilizzarli e di sviluppare anche in Italia una cultura del rischio costiero. Purtroppo la prevenzione tramite accurata pianificazione territoriale rimane ancora poco utilizzata e si preferisce ricorrere ad azioni di emergenza quando si verificano calamità naturali”.