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Politica Rimini

Quartieri soppressi. Arlotti (PD): apriamo un tavolo politico

In foto: Modificare lo statuto del comune di Rimini per ovviare alla prevista soppressione dei Quartieri. A chiederlo è il candidato alle primarie del PD, Tiziano Arlotti.
Modificare lo statuto del comune di Rimini per ovviare alla prevista soppressione dei Quartieri. A chiederlo è il candidato alle primarie del PD, Tiziano Arlotti.
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ven 19 nov 2010 15:26 ~ ultimo agg. 00:00
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Lo statuto – dice Arlotti – è incardinato su un’articolazione amministrativa che prevede il decentramento e che dovrà essere rivisto”. Arlotti suggerisce quindi un tavolo politico per discuterne, aperto anche alle forze come Lega e Movimento 5 Stelle attualmente non rappresentate in consiglio. Obiettivo trovare nuove forme di partecipazione.

La nota stampa di Tiziano Arlotti (Pd)

Le ultime leggi per imprimere una stretta nelle spese di Comuni e Pubbliche Amministrazioni hanno sancito la soppressione delle circoscrizioni (i Quartieri) che hanno sempre rappresentato un luogo istituzionale di contatto quotidiano con il territorio, il primo punto di riferimento per i cittadini per trovare risposte ai loro bisogni, per concorrere ai processi decisionali e per contribuire al governo della città.

La nuova amministrazione, che s’insedierà nella primavera del 2011, non potrà contare su questi organi istituzionali e ciò, oltre a rappresentare una grave mutilazione della democrazia (i consiglieri erano eletti a suffragio diretto secondo le norme in materia), costituirà anche un importante limite per chi dovrà governare la città. All’oggi lo Statuto del Comune di Rimini è tutto incardinato su un’articolazione amministrativa (in cui gli organi sono: Sindaco, Giunta, Consiglio Comunale e Circoscrizioni) che prevede il decentramento e pertanto dovrà essere completamente rivisto.

Qualche mese fa avevo proposto in Consiglio Comunale di aprire un confronto, con l’obiettivo di modificare lo Statuto al fine di evitare questo vuoto. Non ho trovato riscontro, ma ritengo che questo tema sia da porre con urgenza all’ordine del giorno, perché la partecipazione dei cittadini nel percorso decisionale non può prescindere dall’attivazione di luoghi istituzionalmente riconosciuti in cui esprimere le proprie opinioni.

Ritengo necessario istituire un tavolo politico col compito di approfondire questa problematica e di condividere le future modifiche statutarie. È necessario quindi che tutte le forze politiche, anche quelle attualmente non in consiglio comunale (per esempio la Lega, il Movimento 5 Stelle) che hanno a cuore il tema della partecipazione, ne siano coinvolte e allo scopo propongo che in questo tavolo siano invitate le personalità di spicco delle diverse aree, per procedere in tale direzione. La materia prima non manca, penso al decano dei consiglieri Oronzo Zilli, a Antonio Barboni, a persone di esperienza come Giorgio Grossi, agli ex difensori civici, uomini e donne capaci di immaginare modifiche intelligenti e soluzioni pratiche che possano colmare il vuoto lasciato dalle circoscrizioni e prevedere nuove formule di partecipazione.