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Nato. Strategia d'uscita dall'Afghanistan: fuori entro il 2014

In foto: Il segretario della Nato Anders Fogh Rasmussen ha aperto questa mattina i lavori della seconda sessione del vertice di Lisbona, dedicata alla situazione in Afghanistan.
Il segretario della Nato Anders Fogh Rasmussen ha aperto questa mattina i lavori della seconda sessione del vertice di Lisbona, dedicata alla situazione in Afghanistan.
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sab 20 nov 2010 12:30 ~ ultimo agg. 00:00
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Ai lavori partecipano accanto ai leader Nato il presidente afghano Hamid Karzai ed i dirigenti dei 20 paesi non alleati che fanno parte della forza militare internazionale Isaf. Per l’Italia assiste al vertice il premier Silvi o Berlusconi.

La strategia di uscita dall’ Afghanistan, con l’obiettivo di passare alle autorità locali la responsabilità militare entro fine 2014, è al centro della seconda sessione di lavoro del vertice Nato oggi che vede nel ruolo di protagonista il capo dello stato afghano Hamid Karzai. La riunione è allargata ai 20 paesi non Nato che con i 28 stati dell’Alleanza atlantica partecipano alla missione Isaf in Afghanistan, e al segretario Onu Ban ki-Moon. Nel pomeriggio i leader alleati hanno in programma un incontro con il presidente russo Dimitri Medvedev, con il quale la Nato punta, dopo le tensioni innescate due anni fa dalla crisi georgiana, a una nuova partenzà nelle relazioni di cooperazione, anche sul fronte della difesa anti-missili, sulla quale i 28 ieri hanno raggiunto un accordo. L’Italia è rappresentata a Lisbona dal premier Silvio Berlusconi, accompagnato dai ministri degli esteri e della difesa Franco Frattini e Ignazio La Russa.

La strategia di uscita, almeno parziale, dall’Afghanistan che il vertice deve delineare dovrebbe indicare la fine del 2014, come chiesto dal presidente Karzai, come obiettivo per il completamento del passaggio delle consegne sul terreno militare agli afghani. Il segretario Nato Anders Fogh Rasmussen ha però chiarito ieri che “truppe internazionali” rimarranno anche “dopo il 2014, però non con una missione di combattimento, bensì di appoggio, che comprenderà la formazione delle forze di sicurezza afghane”. Il presidente americano Barak Obama inoltre ha indicato che gli Usa e la Nato “non abbandoneranno gli afghani a loro stessi” dopo il 2014. In chiusura è previsto oggi un vertice bilaterale Ue-Usa, con la partecipazione per parte europea dei presidenti della Commissione e del Consiglio Manuel Barroso e Herman Van Rompuy, e per gli Stati Uniti del presidente Barack Obama. (ANSA)