Pallinari nel mirino dei vigili: 15 denunce in pochi giorni


Pallinari nel mirino della Polizia Locale di Rimini che negli ultimi giorni, tra Miramare e Marina Centro, ha identificato 14 persone ed elevato 15 denunce per gioco d'azzardo. Nel corso delle operazioni sono stati sequestrati complessivamente 220 euro utilizzati per finte puntate, oltre a tutto il materiale impiegato per organizzare il gioco illegale.
Il primo intervento si è svolto nell'ultimo fine settimana in viale Vespucci, dove gli agenti in borghese della squadra di polizia giudiziaria hanno fermato due persone sorprese mentre effettuavano il gioco delle tre palline. Il secondo servizio è stato eseguito lunedì sera 30 giugno a Miramare, tra i viali Regina Margherita e Principe di Piemonte, con il fermo di altre due persone. In entrambi i casi uno era impegnato direttamente nel gioco mentre l'altro fingeva di puntare per attirare l'attenzione dei passanti. Durante gli interventi, altri complici si sono allontanati rapidamente facendo perdere le proprie tracce.
Tutte e tre le persone fermate nei due servizi sono state denunciate a piede libero per violazione dell'articolo 718 del codice penale, con una persona denunciata due volte trattandosi dello stesso soggetto già identificato nel precedente servizio in viale Vespucci. In queste due operazioni la Polizia Locale ha sequestrato complessivamente 100 euro, 50 euro per ciascuno dei due tavoli da gioco, oltre a tutto il materiale utilizzato per organizzare l'attività illegale.
Un terzo servizio si è svolto mercoledì sera in viale Regina Margherita a Miramare dove gli agenti in borghese del Nucleo Sicurezza Urbana hanno fermato 8 persone, mentre altri complici sono riusciti ad allontanarsi. Tutte le persone fermate sono state foto segnalate e denunciate per gioco d'azzardo, con sequestro di 120 euro e del materiale utilizzato.
Concluse le attività di identificazione, la pattuglia composta da 7 agenti è tornata in azione sempre a Miramare, sui viali, dove ha sorpreso altre 3 persone all'altezza del bagno 130.
Come noto l'attività di contrasto può contare sulla sentenza della Corte di Cassazione che ha chiarito come il gioco delle tre campanelle integri il reato di "gioco d'azzardo". Questa disposizione si affianca al regolamento comunale già in vigore per contrastare questo illecito. Il modus operandi dei pallinari rimane sempre lo stesso: una persona gestisce il gioco supportata da complici che avvisano della presenza delle forze dell'ordine, mentre alcuni "finti giocatori" fingono di vincere per attirare l'attenzione dei passanti.