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Economia Provincia

I numeri del consorzio Unifidi. Garanzie per 60mln di finanziamenti

In foto: Il consorzio Unifidi, che vede riunite Cna e Confartigianato, è entrato ufficialmente tra gli intermediari vigilati dalla banca d'Italia. A Rimini sono ben 315 le imprese entrate nella compagine sociale.
Il consorzio Unifidi, che vede riunite Cna e Confartigianato, è entrato ufficialmente tra gli intermediari vigilati dalla banca d'Italia. A Rimini sono ben 315 le imprese entrate nella compagine sociale.
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gio 18 nov 2010 18:56 ~ ultimo agg. 00:00
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Nel 2010 il consorzio ha rilasciato garanzie per la concessione di 832 milioni di finanziamenti erogati dagli istituti di credito (+9% rispetto al 2009). A Rimini sono stati 700 gli interventi a garanzia per la concessione di 60 milioni di finanziamenti. Le garanzie prestate nei primi 9 mesi del 2010 ammontano a 320 milioni; l’importo complessivo delle garanzie in essere ammonta a 839 milioni di euro.

La nota stampa

Alla presenza dell’Assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli e dei vertici regionali di CNA e CONFARTIGIANATO, Unifidi, in occasione della sua iscrizione tra gli Intermediari vigilati della Banca d’Italia, ha presentato i dati dei primi 9 mesi di attività del 2010.
L’iscrizione di Unifidi nell’elenco degli Intermediari vigilati rappresenta il traguardo del progetto, voluto da CNA e CONFARTIGIANATO regionali, che ha visto aggregare in un’unica struttura regionale 15 cooperative di garanzia territoriali e il consorzio regionale di garanzia di secondo grado.
Oggi, Unifidi rappresenta una base sociale di 69 mila imprese (+ 4.641 soci nuovi rispetto al 2009), ha un capitale sociale di 28,5 milioni di euro e un patrimonio di 62 milioni di euro.

Le imprese della provincia di Rimini che sono entrate nella compagine sociale di Unifidi nel 2010 sono 315
Dopo oltre due anni dall’inizio della crisi finanziaria, trasferitasi poi sull’economia reale e quindi sulle imprese, la vera, concreta risposta che le imprese hanno avuto per superare l’emergenza è passata attraverso Unifidi.
L’attività di Unifidi non si è arrestata di fronte alla crisi, ma è andata incontro alle esigenze delle imprese garantendo i loro affidamenti bancari.
Nel 2010 sono state rilasciate garanzie per la concessione di 832 milioni di finanziamenti erogati dagli istituti di credito (+9% rispetto allo stesso periodo 2009).

Nella nostra provincia, l’attività di Unifidi si è esplicata attraverso la delibera di 700 interventi a garanzia per la concessione di 60 milioni di euro di finanziamenti erogati dal sistema bancario.
Le garanzie prestate nei primi 9 mesi del 2010 ammontano a 320 milioni; l’importo complessivo delle garanzie in essere ammonta a 839 milioni di euro.

Unifidi ha fiducia nei propri soci e la Regione Emilia Romagna ha fiducia in Unifidi, a cui ha affidato la gestione di oltre 23 milioni di euro del Fondo regionale di Co-garanzia, per la cui dotazione complessiva la Regione ha impegnato 50 milioni di euro.
Nel sistema dei Confidi, Unifidi, sin dalla sua costituzione, è il principale partner della Regione nel sostenere le attività volte a combattere la crisi economica e le crisi aziendali di forte impatto sociale (come, ad esempio, Parmalat e La Perla).
Al di là delle crisi contingenti, l’operatività del Fondo Regionale di Co-garanzia è stata, in soli tre mesi, particolarmente rilevante: 1.228 pratiche deliberate per la concessione di oltre 108 milioni di euro finanziamenti, con 55 milioni di rischio assunto, suddiviso tra Unifidi e Fondo regionale.

La recente iscrizione di Unifidi tra gli Intermediari vigilati migliorerà i vantaggi per le imprese affidate. Gli Istituti di credito che erogano i finanziamenti alle imprese socie di Unifidi riceveranno una garanzie che rileva ai fini di Basilea 2, con ponderazione equivalente a quella degli altri soggetti sottoposti alla normativa di vigilanza della banca centrale (20%): le banche potranno effettuare un minor accantonamento patrimoniale a parità di impieghi e, di conseguenza, potranno generare benefici per le imprese garantite sia in termini di accesso al credito, sia in termini di costi.