Cyberguerra. Per 18 minuti la Cina dirotta tutto il traffico web
un mega-dirottamento del traffico che, secondo il congresso americano, ha dimostrato che Pechino si sta esercitando per la ‘cyber-guerra’ che verrà.
Secondo quanto riporta Cnn, il rapporto consegnato al Congresso dalla commissione Usa-Cina per la sicurezza apre scenari preoccupanti sulle capacità tecniche della Cina. Secondo gli investigatori, all’orgine del maxi-dirottamento su server cinesi ci sarebbe China Telecom, il gigante statale delle comunicazioni. Ma Pechino, e poi anche l’azienda, smentiscono categoricamente: ”Le accuse contro di noi o China Telecom sono irresponsabili, non faremmo mai niente per mettere a repentaglio la sicurezza di altri Paesi, sia nel mondo reale che in quello virtuale”, ha detto l’ambasciatore cinese presso gli Usa.
Il rapporto non spiega se l’operazione cinese sia stata volontaria o meno, se il governo abbia avuto un ruolo attivo oppure se siano stati compromessi dei dati sensibili. Di certo, in quei 18 minuti la sicurezza di tutti i siti è stata a rischio, e potrebbe esserci stata una pericolosa ‘fuoriuscita’ di dati. Intanto dal Pentagono si affrettano a sminuire: ”Anche se vi fosse stato un ingresso nei nostri sistemi, la possibilità di rubare informazioni sarebbe stata scarsa, perché i nostri pc hanno delle protezioni molto alte”, ha detto un portavoce della Difesa.
Ma, ha precisato, se dietro la spy-story ci fossero i servizi segreti cinesi, il rischio è che abbiano duplicato gli indirizzi email dei dipendenti del dipartimento per generare posta elettronica solo in apparenza sicura, e che invece potrebbe contenere virus altamente distruttivi. Per questo il Pentagono aumenterà i livelli di sicurezza, e prepara le armi per la guerra virtuale. (ANSA)