Il petrolio italiano si chiama turismo. Al Grand Hotel il convegno FIST


Il convegno si aprirà alle 15.30.
L’elenco degli interventi:
Chairman Giulio Biasion (Direttore Periodici l’Albergo e Voyager) – Organizzatore Ennio Stocco (FIST Romagna) Leopoldo Veronese (Direttore Generale Grand Hotel di Rimini) Piero Piergiovanni (Presidente Onorario FIST – Presidente Simec International Studio of Management & Consulting – già Presidente di Bologna Turismo), Roberto Faraotti (Presidente FIST Federazione Italiana Settore Turismo e Parlamentino del Turismo Italiano),
Pierantonio Bonvicini (Giornalista e Critico Gastronomico) Nicola Cammarrota e Riccardo Guidi (Max Work S.p.a.), Paolo Gentili (Presidente Nazionale ARFA Scuola Associazione Riforme Formazione Aggiornamento – Autore Testi Didattica Enogastronomia), Giuliana Rosetti Cimatti (Dirigente Scolastico IPSSAR “B. Scappi” – Vice Presidente RENAIA Rete Nazionale Istituti Alberghieri), Giulio Fano (Presidente FAIPA Federazione Associazioni Italiane Portieri d’Albergo “Le Chiavi d’Oro” Emilia Romagna), Maurizio Bellavista (Tour Operator Rimini), Patrizia Rinaldis (Associazione Italiana Albergatori Rimini), Gianfranco Tirelli (Vice Presidente FIST – Esperto di Enogastronomia Club dei Sapori Emilia Romagna), Pietro Guerriero (Forum Direttori d’Albergo FIST), Stefano Simoni (Forum Albergatori FIST Riviera Adriatica), Luigi Sibona (Presidente Club dell’Accoglienza Emilia Romagna – Direttore Periodico “Qualità nel Turismo” – Docente Economia del Turismo), Cinzia Magi (Resp. Nazionale Formazione ANG Associazione Nazionale Governanti), Pierre Orsoni (Presidente Nazionale Telefono Blu S.o.s. Turismo) segue eventuale dibattito.
Sono invitati: Michela Vittoria Brambilla (Ministro del Turismo) – Presidente della Regione Emilia Romagna e Assessore Regionale al Turismo – Sindaco di Rimini e Assessore al Turismo di Rimini Durante il Convegno avrà luogo la Premiazione del Concorso Nazionale On line “Memorial Umberto Simoni” (FIST-FAIPA “Le Chiavi d’Oro”- ARFA Scuola – Hotel Roma Bologna) riservato agli Istituti Alberghieri di Stato
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La presentazione del convegno:
La consapevolezza del percorso della nostra Industria primaria, quella dell’Ospitalità, negli ultimi 50 anni è il viatico per individuare gli obiettivi da seguire per ridare all’Italia il ruolo di leadership progressivamente scemata per motivi legati a inadeguatezze che hanno accompagnato ogni momento della storia del nostro Turismo e dei suoi servizi. Oggi si individua nella Qualità dei Prodotti e dei Servizi l’unica strada da seguire per reggere e vincere la concorrenza focalizzando l’attenzione su alcuni “punti di criticità” da superare con “obiettivi raggiungibili” nel breve e nel medio periodo. Alcuni esempi:
Le criticità
Gli alberghi italiani hanno sempre avuto difficoltà a uniformarsi su standard strutturali e di servizio omogenei
Frequenti le anomalie e discrasie riscontrabili sotto il profilo architettonico
La classificazione alberghiera non ha un significato oggettivo riconoscibile
Lo spazio, il servizio e la professionalità del personale hanno ancora troppo poco “peso” nel punteggio utile per la classificazione
Non esiste un controllo omogeneo su scala nazionale che verifichi la classificazione
Il nuovo decreto Italy Stars & Rating si basa sull’autocertificazione degli alberghi, quindi non garantisce la qualità
La liberalizzazione dei prezzi alberghieri (1991), il radicamento anche in Italia dello Yielding & Revenue Management, la vendita on line e last minute, il regresso di molti segmenti di mercato, le stagionalità sempre più “schizofreniche” (soprattutto nelle città) stanno portando a oscillazioni di prezzo eccessive (disorientando il Cliente e penalizzando la “Fidelizzazione”)
La concorrenza spietata sui prezzi sta portando ad un livellamento verso il basso dei prezzi alberghieri, ciò sta portando molte aziende sull’orlo della non redditività, con conseguenze sul servizio, sugli investimenti, talvolta sulla sopravvivenza
Nell’ultimo decennio molti enti locali hanno concesso licenza di esercizio ad un numero eccessivo di alberghi rispetto all’entità della domanda turistica
La Certificazione di Qualità ISO negli Alberghi Italiani è ancora troppo poco diffusa poco diffusa
Il fenomeno della compartizzazione dei reparti di accoglienza ha penalizzato nel tempo il servizio di Conciergerie (Portineria) da sempre l’espressione più limpida di servizio finalizzato al benessere, all’informazione, alla sicurezza e alla privacy e al continuo riscontro della soddisfazione del Cliente. Con l’adozione del Front & Back Office il servizio è progressivamente scomparso e la figura professionale del Congierge è ormai presente solo in pochi Alberghi esclusivi.
La continua ricerca del risparmio sul Personale e sui costi del servizio ha impoverito soprattutto il servizio di Sala. Oggi è sempre più difficile incontrare servizi al Gueridon, veder confezionare il piatto di fronte al cliente, sporzionare, sfilettare, tranciare e/o flambare in sala. La figura dell’Operatore di Sala (Cameriere) è sempre più riconducibile al “Portapiatti” con scarse possibilità-capacità di vendita e di promozione (anche culturale) delle portate. Di conseguenza anche la Brigata di Sala si è impoverita. Le figure del Direttore di Sala, del Maitre d’Hotel e del Sommelier sono spesso vacanti.
I bisogni e le esigenze riferibili alla pulizia e alla manutenzione della camera sono progressivamente aumentate e ciò presuppone una esigenza di maggiore professionalità nel Servizio Piani. Tuttavia la corsa al risparmio sul fattore umano e il ricorso all’Outsourching da parte delle Aziende ha reso molto sporadica la presenza negli Alberghi della figura della Governante e/o dell’Housekeeping Manager.
Negli alberghi italiani c’è carenza di iniziative interne permanenti diversificate orientate alla cultura, alla musica, all’animazione, all’intrattenimento-divertimento e/o all’aggregazione, a beneficio esclusivo dei Clienti
Il moderno orientamento ad una maggiore attenzione verso il benessere del corpo trova ancora poche risposte in termini di servizio
La Ristorazione Italiana ha subito negli ultimi decenni contaminazioni di vario genere che ne hanno fatto perdere in identità, tipicità e concorrenzialità
Da un lato c’è forte resistenza ad adeguare l’offerta gastronomica ed enologica alle moderne esigenze del Cliente (nessuno più consuma pasti dall’antipasto al dolce)
I Menu sono spesso privi di un’identità caratterizzante
I criteri di approvvigionamento delle materie prime e dei prodotti privilegiano l’economicità rispetto alla tipicità, la stagionalità, la salubrità
Il servizio di Sala è fortemente regredito, difficile trovare un buon venditore in Sala, difficile trovare un servizio diverso dall’impiattato
Andare al Ristorante non viene proposto (quindi neppure vissuto) come un momento a cui dedicare una intera serata e vivere un bel momento di piacere, di benessere e di cultura
Molti ristoranti hanno caratteristiche strutturali, di spazio e di arredamento perdenti
I prezzi sono tendenzialmente alti.
Obiettivi
Consentire il cambio di destinazione d’uso degli alberghi (eventualmente con il vincolo di attività collegate e/o affini al Turismo)
Istituire una Authority Nazionale con facoltà di “concessione ad agenzie private sul territorio” finalizzata all’attribuzione della classificazione e a revisioni periodiche non concordate (la formula del Mistery Guest è sicuramente la più efficace)
Rendere obbligatoria l’esposizione ai clienti del verbale di attribuzione dei punteggi relativi alla classificazione e delle revisioni periodiche non concordate
La liberalizzazione dei prezzi alberghieri va mantenuta ma vanno introdotte norme atte alla notificazione di un prezzo minimo rigido e contenere le oscillazioni tra prezzi minimi e prezzi massimi e a limitare le stagionalità possibili nell’arco dell’anno
Vanno introdotte norme che rendano obbligatoria la pubblicazione e l’esposizione dei prezzi in ogni ambito legato alla vendita (incentivando la trasparenza dei criteri di diversificazione dei prezzi in relazione alla quantità e qualità del servizio offerto). Anche l’eventuale beneficio di finanziamenti pubblici per utilità sociale va palesato.
Incentivare gli Alberghi ad acquisire la Certificazione di Qualità ISO (anche attraverso vantaggi fiscali)
Incentivare e promuovere l’adozione di servizi di Congiergerie, servizio qualitativo di Sala, di Sommellerie e di Governariato (con le relative figure professionali) dando, solo agli Alberghi che li erogano, la possibilità di affiancare alla classificazione in stelle anche la dicitura “Special Service” (o simile).
Reintrodurre nella istruzione-formazione scolastica statale indirizzi riconducibili a tali profili.
Promuovere la figura dell’Animatore culturale alberghiero oppure ricondurne le mansioni alla recuperata figura del Congierge. Spettacoli Teatrali e Cinematografici, di Cabaret, di Musica di diverso tipo, Serate danzanti, Mostre di pittura, scultura, fotografia, iniziative analoghe abbinate alla ristorazione sono eventi verso i quali l’Albergo è strutturalmente vocato.
Stimolare l’Offerta (anche convenzionale) di servizi legati al benessere, agli Spa Center e al nuovo termalismo
Dare facoltà agli Alberghi con idonee caratteristiche di aprire SALE DA GIOCO
Abolire il “coperto” sui Menu
Favorire una maggiore diffusione dei “Piatti unici” o di “Piccoli percorsi di degustazione”
Favorire la diffusione del Carrello dei Vini (ottimizzando l’accostamento cibo-vino, favorendo il consumo moderato “al bicchiere”, la giusta ossigenazione etc..)
Introdurre la tracciabilità dei prodotti utilizzati nella Carta
Rendere obbligatoria l’esposizione dei Menù e della carta dei Vini all’esterno dei locali
Introdurre Marchi di Qualità attendibili anche per i Ristoranti, che valutino la tipicità dell’offerta, la qualità strutturale, lo spazio, l’ arredo e il comfort
Incentivare e definire per legge lo sviluppo di aziende di prodotti tipici autentici aperte al pubblico, cui dare facoltà di dimostrazione, degustazione, formazione, alloggio
Tali criticità e tali possibili soluzioni ovviamente non possono prescindere da un livello più solido di professionalità del Personale di settore, che va costruita a partire dalla Scuola e da una virtuosa attuazione della Riforma Gelmini. Il Seminario, che si rivolge in maniera particolare ai Docenti Tecnico Pratici dell’Istruzione statale, vuole focalizzare le dinamiche di progressivo avvicinamento tra le esigenze del mondo del lavoro dell’Ospitalità e dei Suoi servizi e la formazione-istruzione degli Operatori e futuri Manager. Ma anche la formazione permanente aziendale e l’adeguamento dei servizi alle esigenze e bisogni evolutivi della Clientela assumono una rilevanza centrale.