Indagine Sole 24Ore. 7.000 edifici 'sfuggono' al Catasto
In provincia di Rimini i fabbricati (o meglio le particelle, che quasi sempre coincidono con un’abitazione) non dichiarati risultano 7.233. Di questi oltre due mila nel comune capoluogo, seguito da Coriano, 693, e Bellaria, 682.
L’indagine,che come da recente normativa, voleva verificare la presenza di fabbricati ex rurali divenuti case di campagna, ha dipinto invece uno scenario inaspettato e preoccupanete. Certo l’agenzia del territorio ricorda che sono possibili errori o inesattezze, e per questo invita a verificare i dati sul proprio sito (90 i giorni per mettersi in regola), però i numeri restano importanti e riaprono il discorso sull’abusivismo edilizio.
“Le zone più a rischio sono sempre state quelle costiere – ha detto Luigi Rambelli, presidente di Legambiente Emilia Romagna – il pericolo di nuove costruzioni secondo noi non c’era ma evidentemente ci sbagliavamo. Negli ultimi tempi – ha proseguito Rambelli – c’è stata poi una recrudescenza anche su colline e campagne che sono tornate di moda”.
Spesso piuttosto che recuperare gli immobili abbandonati nelle città è sempre più evidente la tendenza a consumare ancora di più il territorio. La spiegazione per Rambelli è semplice: “se si acquista una casa vecchia in città si ha a che fare con elevatissimi prezzi del terreno mentre se il terreno è agricolo può acquisirlo a prezzo più basso. Da questo punto di vista – ha proseguito il presidente di Legambiente – c’è una sostanziale assenza o, spesso, connivenza da parte delle amministrazioni pubbliche”.
La ricetta per invertire la rotta? “Non solo il controllo (con l’attività della polizia municipale) – ha detto ancora Rambelli – ma soprattutto la programmazione del territorio. I comuni però non si preoccupano quasi più di questo aspetto anzi sembra obbligatorio occupare nuovi spazi. Anche la costruzione di nuove infrastrutture è influenzata da questa idea. – ha concluso Rambelli – Ad esempio quando si costruisce una strada si può urbanizzare di più”.
(Newsrimini.it)