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Ambiente Provincia

Indagine Sole 24Ore. 7.000 edifici 'sfuggono' al Catasto

In foto: Un sesto dei fabbricati presenti in Italia sfuggirebbero al Fisco. È lo sconcertante dato, riportato oggi sul Sole24Ore, emerso da una ricerca dell'agenzia del territorio che ha raffrontato nuove foto aeree con le mappe catastali.
Un sesto dei fabbricati presenti in Italia sfuggirebbero al Fisco. È lo sconcertante dato, riportato oggi sul Sole24Ore, emerso da una ricerca dell'agenzia del territorio che ha raffrontato nuove foto aeree con le mappe catastali.
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lun 21 gen 2008 18:55 ~ ultimo agg. 00:00
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In provincia di Rimini i fabbricati (o meglio le particelle, che quasi sempre coincidono con un’abitazione) non dichiarati risultano 7.233. Di questi oltre due mila nel comune capoluogo, seguito da Coriano, 693, e Bellaria, 682.

L’indagine,che come da recente normativa, voleva verificare la presenza di fabbricati ex rurali divenuti case di campagna, ha dipinto invece uno scenario inaspettato e preoccupanete. Certo l’agenzia del territorio ricorda che sono possibili errori o inesattezze, e per questo invita a verificare i dati sul proprio sito (90 i giorni per mettersi in regola), però i numeri restano importanti e riaprono il discorso sull’abusivismo edilizio.
“Le zone più a rischio sono sempre state quelle costiere – ha detto Luigi Rambelli, presidente di Legambiente Emilia Romagna – il pericolo di nuove costruzioni secondo noi non c’era ma evidentemente ci sbagliavamo. Negli ultimi tempi – ha proseguito Rambelli – c’è stata poi una recrudescenza anche su colline e campagne che sono tornate di moda”.
Spesso piuttosto che recuperare gli immobili abbandonati nelle città è sempre più evidente la tendenza a consumare ancora di più il territorio. La spiegazione per Rambelli è semplice: “se si acquista una casa vecchia in città si ha a che fare con elevatissimi prezzi del terreno mentre se il terreno è agricolo può acquisirlo a prezzo più basso. Da questo punto di vista – ha proseguito il presidente di Legambiente – c’è una sostanziale assenza o, spesso, connivenza da parte delle amministrazioni pubbliche”.
La ricetta per invertire la rotta? “Non solo il controllo (con l’attività della polizia municipale) – ha detto ancora Rambelli – ma soprattutto la programmazione del territorio. I comuni però non si preoccupano quasi più di questo aspetto anzi sembra obbligatorio occupare nuovi spazi. Anche la costruzione di nuove infrastrutture è influenzata da questa idea. – ha concluso Rambelli – Ad esempio quando si costruisce una strada si può urbanizzare di più”.

(Newsrimini.it)