Indietro
menu
Cronaca Provincia

In corso maxioperazione contro spaccio ecstasy: coinvolta anche la Riviera

In foto: E' in corso dalle prime ore del mattino una vasta operazione antidroga della squadra mobile di Ferrara contro un consistente traffico di ecstasy rivolto e discoteche del Nord e Centro Italia, che coinvolge anche le discoteche del riminese.
 E' in corso dalle prime ore del mattino una vasta operazione antidroga della squadra mobile di 
Ferrara contro un consistente traffico di 
ecstasy rivolto e discoteche del Nord e Centro Italia, che coinvolge anche le discoteche del riminese.
di    
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
lun 31 gen 2005 08:54 ~ ultimo agg. 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Sono in corso le notifiche di 16 ordinanze di custodia
cautelare in varie aree del paese, con la collaborazione delle
squadre mobili di Rimini, Rovigo, Reggio Emilia, Modena, Piacenza,
Bologna, Foggia, Salerno, Perugia, Verona, Viterbo e
Roma. L’operazione tocca anche la Spagna, con l’ausilio di Interpol e
polizia spagnola.
La maxioperazione, coordinata dal pm Elisabetta Melotti della
Direzione distrettuale antimafia di Bologna e dal pm Nicola
Proto della procura di Ferrara, é nata un anno fa dallo spunto
investigativo degli ispettori dell’antidroga a fronte del
fenomeno crescente di spaccio di ecstasy nelle discoteche della
provincia ferrarese e di tutta la regione.
Nel
corso dell’inchiesta, sono state sequestrate 225 mila pasticche
di ecstasy e sottoposte ad indagine 42 persone, per 16 delle
quali é stato chiesto e ottenuto l’ordine di cattura.

Al centro del traffico ci sarebbe un gruppo con basi a Napoli
e a Salerno, con un centro di distribuzione della droga nella
provincia bolognese, in una villa affittata dai presunti capi.
Da qui, secondo gli inquirenti, partivano le forniture per
gli spacciatori locali in discoteche delle province di Ferrara,
Bologna, Firenze, Perugia, Brescia, Napoli e della costa
riminese. La droga veniva ceduta ai piccoli spacciatori, che
provvedevano a pagamenti on line.
I personaggi di spicco
dell’organizzazione, tutti legati ad un’unica famiglia, si
recavano ogni 15 giorni in Campania, nelle province di Napoli e
Salerno, per saldare le vecchie partite di droga e acquistarne
altre.
Nella tarda mattinata, in una conferenza stampa alla
questura di Ferrara verranno resi noti i dettagli dell’operazione.